Decreto Agevolazioni Fiscali 2024: tutti gli impatti previsti sui bonus edilizi

Quali sono le novità previste dal Decreto Agevolazioni Fiscali 2024 e gli impatti che avranno sui vari bonus edilizi. Ecco cosa è destinato a cambiare.

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Il Decreto Agevolazioni Fiscali 2024 è al vaglio della Camera dei Deputati, che ne ha iniziato l’analisi e la fase emendativa. Sono diverse le novità che verranno introdotte dalla norma: tra queste c’è la cancellazione definitiva della possibilità di utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito a terzi per i bonus edilizi. Vengono, inoltre, modificate le regole del Superbonus 2024 e importanti novità sono previste per il bonus barriere architettoniche.

Ma cerchiamo di capire quali sono le principali novità che verranno introdotto dal Decreto Agevolazioni Fiscali 2024.

Decreto Agevolazioni fiscali 2024: cosa prevede

Il Decreto Agevolazioni Fiscali è al vaglio del Parlamento. Con la nuova norma viene sostanzialmente sancita la definitiva chiusura del Superbonus 110% e vengono introdotte delle modifiche relative alla fruizione dei bonus edilizi 2024. Ci stiamo riferendo, in estrema sintesi, al Decreto n. 212 del 29 dicembre 2023, che è stato approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 e successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2023. Il documento è in fase di conversione.

Tra le novità destinate ad essere introdotte dalla norma ricordiamo:

  • il Superbonus 2024, rivisto e ristrutturato in maniera radicale;
  • il bonus barriere architettoniche;
  • le novità previste sulla fruizione delle detrazioni;
  • il sismabonus.

Superbonus 110%: ancora valido per i lavori realizzati nel 2023

Il Superbonus 110% potrà essere ancora utilizzato solo e soltanto per i cantieri avviati nel rispetto della normativa che permetteva di aderirvi. Il credito d’imposta spetta unicamente per i lavori che sono stati realizzati ed asseverati entro il 31 dicembre 2023.

Il discorso cambia per le opere che devono essere ancora effettuate. Dal 1° gennaio 2024 vengono confermate le percentuali previste dalla legislazione vigente: per il 2024 il 70%, per il 2025 il 65%.

Nel caso in cui l’intervento non venga completato non sarà possibile recuperare le detrazioni per le quali si è scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.

Il Superbonus per i redditi bassi

Attraverso il Decreto Agevolazioni Fiscali 2024 viene dato il via libera al Superbonus redditi bassi, battezzato anche Ecobonus Sociale 2024.

Questa misura viene introdotta per tutelare i cittadini con i redditi più bassi. E per permettere loro la conclusione dei lavori che abbiano uno stato di avanzamento non inferiore al 60% entro lo scorso 31 dicembre 2023. È previsto un contributo speciale per quanti abbiano un reddito inferiore a 15.000 euro.

Ad erogare il contributo sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate. L’importo ricevuto non concorre alla formazione della base imponibile su cui calcolare le tasse.

Decreto Agevolazioni Fiscali: cosa è previsto per le zone sismiche

Il Decreto Agevolazioni Fiscali 2024 – articolo 2, comma 1 – ha provveduto ad estendere il divieto di cessione dello sconto in fattura o della cessione del credito per il Superbonus anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione effettuati all’interno delle zone sismiche 1-2-3, che sono stati inclusi nel piano di recupero o riqualificazione urbana.

Il suddetto stop viene applicato solo e soltanto se il relativo permesso è stato chiesto in una data successiva al 30 dicembre 2023.

Decreto Agevolazioni Fiscali: l’obbligo assicurativo

Una della novità previste dal Decreto Agevolazioni Fiscali riguarda l’obbligo di stipulare delle polizze assicurative contro i danni causati da calamità naturali per quanti usufruiscono della detrazione al 110% prevista dal Superbonus per gli interventi che sono stati eseguiti nelle zone sismiche.

L’obbligo si applica per gli interventi che sono stati avviati dopo l’entrata in vigore dello stesso Decreto: il 30 dicembre 2023.

Le nuove regole del bonus barriere architettoniche

Dal 1° gennaio 2024 non sarà più possibile attivare lo sconto in fattura o la cessione dei crediti per il bonus barriere architettoniche.

Sarà possibile, quindi, accedere all’agevolazione solo e soltanto come detrazione Irpef, salvo alcune eccezioni. Questo blocco vale unicamente per le spese che sono state sostenute dopo il 31 dicembre 2023.

Sarà possibile accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura per gli interventi effettuati:

  • sulle parti comuni condominiali, purché siano a prevalente destinazione abitativa;
  • sulle unità immobiliari unifamiliari o unità abitative in edifici plurifamiliari, che risultino essere adibite ad abitazione principale. I proprietari devono avere un reddito inferiore a 15.000 euro;
  • sulle unità immobiliari unifamiliari o unità abitative in edifici plurifamiliari purché all’interno del nucleo familiare sia presente un disabile, con una certificazione rilasciata ai sensi della Legge n. 104 del 5 febbraio 1992.
Pierpaolo Molinengo

Autore

Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo ha una laurea in materie letterarie. Ha iniziato ad occuparsi di Economia fin dal 2002, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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