Testo Unico Edilizia: a che punto siamo con la riforma?

Lavori per i quali è necessario il Testo Unico Edilizia

Entro fine anno dovrebbero prendere il via i lavori per la revisione del Testo Unico Edilizia. Vediamo cosa si intende modificare ed introdurre.

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Alla fine del 2023 manca poco più di una ventina di giorni. Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato l’avvio dei necessari tavoli tecnici – ipoteticamente entro la fine dell’anno – che dovrebbero portare alla revisione del Testo Unico Edilizia. Tra gli obiettivi da centrare vi è anche il nuovo Piano Casa.

Ma vediamo quale è lo stato dell’arte ad oggi.

Testo Unico Edilizia: il nuovo annuncio di Salvini

L’annuncio dell’avvio ufficiale dei lavori intorno al Testo Unico Edilizia è arrivata nel corso dell’Assemblea 2023 di Confindustria Assoimmobiliare, che si è tenuta a Roma. Nel corso di questo appuntamento Matteo Salvini ha voluto ribadire che a breve verranno costituiti i tavoli tecnici necessari per arrivare alla semplificazione normativa in edilizia. Dovrebbero, inoltre, arrivare alcune importanti novità per quanto riguarda la rigenerazione urbana.

Inutile negarlo, nel settore ci sono molte aspettative e molta attesa su questa riforma. E soprattutto sugli effetti che potrà avere nell’attività quotidiana. Anche perché, almeno in linea teorica, il Piano Casa avrebbe dovuto essere già stato avviato. 

Sono previste delle sanatorie

La revisione del Testo Unico Edilizia è stata annunciata nel corso del mese di giugno 2023. In quell’occasione è stato anticipato che la bozza sarebbe stata pronta nel corso del mese di luglio: a settembre è stato confermato che il testo è in fase di stesura.

La semplificazione normativa costituisce uno dei pilastri su cui si ergerà la riforma del D.P.R. n. 380/2001. È stata ipotizzata, inoltre, una sanatoria dei piccoli abusi in edilizia.

Sostanzialmente la bozza della proposta di legge non presenta delle modifiche sostanziali rispetto alla versione licenziata dal tavolo tecnico nel corso del 2020. Sono state recepite delle modifiche di legge che sono state introdotte nel frattempo, tra le quali, ad esempio, c’è l’inserimento delle VEPA in edilizia libera. Altre proposte di modifica, invece, devono ancora essere valutate.

Quali sono le novità più importanti del Testo Unico Edilizia?

Sicuramente una delle novità più importanti della nuova normativa riguarda il nome (Testo Unico Edilizia), che diventerà Testo Unico delle Costruzioni. La riforma, tra le altre cose, dovrebbe favorire la razionalizzazione dei titoli abilitativi. Ma soprattutto dovrebbe permettere la regolarizzazione di alcune difformità, soprattutto se sono piccole.

Proprio su questo punto sono arrivate alcune indicazioni da parte del CNI, che ritiene sia necessario intervenire sulla normativa vigente che coinvolge proprio l’accertamento delle conformità, dato che si è rilevata essere inefficace. La condizione della doppia conformità urbanistica ed edilizia, in molte occasioni, rende difficile riuscire a regolarizzare eventuali difformità Anche se risultano essere solo e soltanto formali.

Questo, senza dubbio, rappresenta un vero e proprio ostacolo alla possibilità di effettuare le seguenti opere di:

  • manutenzione;
  • ristrutturazione;
  • miglioramento sismico;
  • efficientamento energetico sugli edifici esistenti.

Questo ostacolo impedisce ai proprietari degli immobili di accedere agli incentivi fiscali, così come è previsto dall’articolo 49 del DPR 380/2001. E, soprattutto, di commercializzare i suddetti manufatti: la vendita, infatti, necessità di asseverarne la conformità nell’atto di trasferimento.

Entro fine anno arriverà il nuovo Piano Casa

Entro la fine del 2023 dovrebbe essere convocata anche la prima riunione del tavolo per mettere a punto il nuovo Piano Casa.

Al tavolo della discussione, secondo Matteo Salvini, si dovrebbero sedere anche gli immobiliaristi privati, che abbiano delle idee di business ed i soggetti pubblici. Tra questi un ruolo importante lo dovrebbe avere la Soprintendenza. Le amministrazioni pubbliche dovrebbero accompagnare i progetti invece che diventare l’ufficio specializzato dei no.

Davide Albertini Petroni, Presidente di Confindustria Assoimmobiliare, ha sottolineato che gli immobiliaristi hanno intenzione di favorire forme di partenariato pubblico-privato in modo da favorire gli interventi di rigenerazione urbana su aree pubbliche e private.

A dire il vero, l’avvio dei lavori sul nuovo Piano Casa è stato annunciato più volte. Nel corso dell’assemblea Ance dello scorso giugno, lo stesso Salvini aveva assicurato che in autunno il Governo si sarebbe messo al lavoro su un nuovo rivoluzionario e ambizioso Piano Casa. L’obiettivo è quello di rendere l’Italia più moderna e competitiva.

Pierpaolo Molinengo

Autore

Pierpaolo Molinengo

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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