Direttiva Case Green: cosa cambia d’ora in poi in Italia

Scopriamo quale impatto ha in Italia la Direttiva Case Green e quali bonus si possono usare nel 2024 per iniziare ad adeguare il proprio immobile.

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Semaforo verde, al Parlamento europeo, alla Direttiva Case Green. Dopo un anno di lunghi dibattiti è stato varato un testo che impegna i vari paesi membri a migliorare l’efficienza energetica degli immobili, in modo da riuscire a raggiungere la neutralità climatica entro il 2025. Tutti gli edifici pubblici – a partire dal 2028 – e i nuovi immobili residenziali – dal 2030 – dovranno essere progettati e costruiti per essere ad emissioni zero.

Sicuramente una delle novità più rilevanti della Direttiva Case Green è che dal 2040 sarà vietato installare delle caldaie a gas ed utilizzare dei combustibili fossili. Attraverso la nuova normativa europea – che dovrà essere recepita dai vari paesi membri – arriverà una forte spinta all’installazione dei pannelli solari. Questi diventeranno obbligatori fin da subito in tutti gli edifici pubblici. I singoli paesi, inoltre, avranno due anni di tempo per provvedere ad adottare dei piani nazionali di intervento, che dovranno essere successivamente trasmessi a Bruxelles. In Italia, nel frattempo, l’Esecutivo a guida Giorgia Meloni ha già provveduto ad annunciare una complessiva revisione dei bonus per il risparmio energetico, la cui scadenza è prevista per la fine dell’anno.

Direttiva Case Green: l’efficientamento energetico

Ma cosa prevede, in estrema sintesi, la Direttiva Case Green? Il Parlamento Ue ha fissato dei veri e propri obiettivi, che dovrebbero portare, nel corso dei prossimi anni, alla riduzione dei consumi energetici. Le tappe che dovranno essere rispettate sono le seguenti:

  • entro il 2030 dovranno essere ridotti i consumi energetici del 16%;
  • entro il 2035 la riduzione dovrà essere pari ad almeno il 22%;
  • nel 2050 si dovrà arrivare a zero emissioni per l’intero stock abitativo.

Nel nostro paese sono presenti qualcosa come 12,2 milioni di edifici, la cui metà risulta essere nelle classi energetiche più basse.

I singoli paesi hanno la possibilità di introdurre delle esenzioni per gli edifici storici e per quelli che hanno un particolare valore architettonico. Ma anche per gli edifici agricoli, per quelli che vengono utilizzati per scopi militari e per gli immobili utilizzati solo temporaneamente.

In ogni nazione i piani di ristrutturazione devono contenere una vera e propria tabella di marcia, nella quale dovrà essere indicata quale via sarà percorsa per riuscire a centrare gli obiettivi che sono stati prefissati.

Addio alle caldaie a gas

Dal 1° gennaio 2025 si chiuderanno le agevolazioni fiscali previste per le caldaie a gas. La misura si concluderà, indipendente da quanto previsto dalla direttiva Case Green.

Dal prossimo anno, quindi, verranno riconosciute solo e soltanto delle agevolazioni fiscali per i sistemi ibridi, che sono costituiti da delle caldaie a gas associate a delle pompe di calore realizzate in maniera tale da poter sostituire anche i radiatori.

Grazie a questi sistemi, in estrema sintesi, verrà ridotto l’apporto del gas utilizzato per il riscaldamento, andando a sfruttare la pompa di calore. 

Ricordiamo che la Direttiva Case Green prevede lo stop per le caldaie a gas a partire dal prossimo 2040.

Direttiva Case Green: i pannelli solari

La Direttiva Case Green prevede che a partire dal 2032 gli impianti fotovoltaici siano montati anche sugli immobili ristrutturati. Tra l’altro per la loro installazione fino al 31 dicembre 2024 è possibile usufruire di una detrazione del 50%, che viene riconosciuta non solo per quanti installino i pannelli per la prima volta, ma anche a quanti effettuino degli interventi per degli impianti già in funzione, andando ad aggiungere dei nuovi elementi o a sostituire quelli che sono già esistenti.

Il bonus potrà essere utilizzato in combinazione con le tariffe che incentivano l’energia autoprodotta ed autoconsumata, che vengono riconosciute per vent’anni.

L’importanza degli infissi per ridurre i consumi

Ottima misura che va in soccorso a quanti hanno intenzione di abbassare i consumi è il bonus infissi, al 50%, che permette di andare a risparmiare fino al 20% sui costi sostenuti per il riscaldamento.

Chi decide, inoltre, di installare delle tende da sole per ridurre l’uno dei climatizzatori nei mesi più caldi può usufruire di un bonus del 50%. Si ha diritto, invece, ad uno sconto del 65% nel caso in cui si volessero installare dei sistemi intelligenti per gestire in maniera automatica gli impianti di climatizzazione, aumentano l’uso della domotica in casa.

Pierpaolo Molinengo

Autore

Pierpaolo Molinengo

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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