Superbous tour nel Lazio

Il resoconto della tavola rotonda organizzata con i maggiori esponenti coinvolti nell’attuazione del Superbonus nel Lazio.

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Il 14 Gennaio 2021, Geo Network, software house ed ente di formazione per l’edilizia e lo studio tecnico, ha organizzato una tavola rotonda online dove sono intervenuti esponenti dei più importanti enti, ordini professionali ed istituzioni della Regione Lazio, coinvolti nella catena dell’attuazione del Superbonus.

Gli interventi hanno fornito un quadro aggiornato sull’attuazione dell’agevolazione Superbonus 110% nella Regione Lazio ed in particolare hanno evidenziato i trend degli interventi agevolati in corso; l’impatto sulle imprese locali e sui prezzi; gli effetti CILAS sul procedimento istruttorio ordinario nonché portato gettato luce su molte criticità ancora da risolvere.

Sono intervenuti:

Agenzia delle Entrate: Dott. Mario Di Cecio – Ufficio Consulenza Direzione Regionale del Lazio

ANCI Lazio: Ricardo Varone – Sindaco del Comune di Monterotondo e Presidente ANCI Lazio

Cassa Geometri: Geom. Carlo Papi – Consigliere Cassa Geometri

ANCE Lazio: Geom. Domenico Merlani – Presidente

Collegio Geometri e Geometri Laureati: Geom. Maurizio Rulli – Presidente Collegio Geometri Roma

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili: Dott. Fabrizio Pacifici – ODCEC di Rieti

Ordini degli Ingegneri: Ing. Marco Rinaldi – Ordine degli Ingegneri della provincia di Rieti

Ordine degli Architetti P.PC. di Roma e Provincia: Arch. Alessandro Panci – Presidente

Federazione Regionale Ordini Architetti PPC del Lazio: Arch. Paolo Vecchio – Presidente

Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: Arch. Fabrizio Pistolesi – Membro della commissione monitoraggio applicazione D.M 28.02.2017 n 58

Ordini dei Periti Industriali e de Periti Industriali Laureati: Per. Ind. Ciro Spinicchia – Ordine Periti Industriali di Rieti

Geo.Sicur. Associazione Nazionale Geometri per la Sicurezza: Geom. Gianluca Fociani

Esperto: Geom. Alessio Tesconi consulente e formatore superbonus

Geo Network: Dott.sa Andreana Hedges

Geo Network ringrazia per la preziosa collaborazione tutti i relatori e gli Ordini coinvolti.

Superbonus 110% nella Regione Lazio

Punti di sintesi tavola rotonda del 14 Gennaio 2022

I intervento: Geom. Carlo Papi, Cassa Geometri e Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Rieti

Urge l’onere di evidenziare le ultime criticità di una normativa nata in piena pandemia, ridimensionata e modificata di volta in volta:

  • i termini di scadenza assegnati sono tecnicamente illogici e i giorni lavorativi si riducono ulteriormente in relazione alle condizioni atmosferiche o alla posizione geografica del luogo dei lavori.
  • condizioni lavorative protette: dovrebbe essere prioritaria l’esigenza di rendere più sicuri i cantieri.
  • l’estensione della proroga dell’agevolazione ai territori colpiti dal sisma 2016: occorre capire se si fa riferito a tutti i fabbricati all’interno del territorio oppure solo a quelli ricadenti all’interno sul territorio, ma danneggiati.

 II intervento: Geom. Maurizio Rulli, Presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Roma

Ringraziamenti e saluti agli organizzatori e ai partecipanti.

III intervento: Geom. Bernardino Romiti, Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati.

Semplificare l’accesso al Superbonus ha eliminato l’asseverazione dello stato legittimo del fabbricato, un ulteriore corto circuito nella normale attività edilizia: in tal modo si è persa l’occasione per riaffermare i contenuti dell’art.31 della L.1150 del 1942, nonché parificare le tolleranze costruttive a livello nazionale, viste le diversità che ci sono tra le diverse regioni. La strada che si ritiene opportuna è quella di unificare i diversi bonus all’interno di un unico quadro normativo di riferimento, con la consapevolezza che sarà difficile usufruire di tutte le detrazioni oggi esistenti, ma rappresenta una possibilità per tentare di introdurre i vari benefici nella tanto auspicata legislazione urbana – ancor di più all’interno di una nuova legge urbanistica nazionale, ormai vecchia da circa 80 anni.

IV intervento: Arch.  Alessandro Panci, Presidente Ordine degli Architetti di Roma e Provincia

Le maggiori esigenze da soddisfare col Superbonus sono soprattutto in termini di miglioramento energetico del nostro patrimonio edilizio; bisogna in special modo:

  • incentivare l’uso di fonti energetiche e materiali rinnovabili;
  • estendere la vita utile di un prodotto;
  • realizzare piattaforme di condivisione;
  • pensare ai prodotti come servizi.

Raggiungere questi obiettivi è possibile non solo con leggi mirate, ma soprattutto attraverso atti amministrativi e strumenti che ne permettano la corretta e tempestiva realizzazione. Indispensabile la celere risposta da parte di uffici e tecnici per rendere possibili le proiezioni di crescita delle ns città e dei ns territori.  

L’Ordine di Roma e provincia lavora in prima linea per sollecitare e garantire maggiore efficienza nelle procedure amministrative che abilitano l’attività urbanistica: certamente la situazione emergenziale ha concretizzato un miglioramento con la digitalizzazione delle pratiche, ma ad oggi tutto ciò non risulta sufficiente, in relazione alla persistente carenza di personale tecnico.

È inoltre necessaria l’effettuazione di una programmazione di interventi, considerando che stanno giungendo cospicui finanziamenti grazie al PNRR e bisogna aver chiara una strategia di trasformazione, che possa stabilire delle adeguate metodologie di sviluppo per i ns territori:

  • bisogna essere in grado di gestire le risorse su obiettivi connessi tra loro, che possano essere volano per gli investimenti;
  • l’obiettivo non deve ricadere solo sull’aspetto economico della spesa da effettuare, ma deve concentrare gli sforzi sulla progettualità degli interventi previsti e sui benefici che si riceveranno in futuro;
  • bisognerà porre l’attenzione sul progetto: una problematica infatti emersa con il Superbonus (e in parte con il PNRR) è che si sta perdendo di vista l’obiettivo. Piuttosto che porre delle scadenze per la fruizione delle agevolazioni, l’obiettivo poteva invece essere quello di avere delle scadenze sulla presentazione dei progetti, affinché si possa avere il tempo necessario per eseguire correttamente tutte le opere.

V Intervento: Arch. Paolo Vecchio, Presidente della Federazione Regionale Ordini Architetti PPC del Lazio

Con le nuove modifiche apportate al Superbonus 110% sono emersi degli ulteriori aspetti positivi e altri ancora in ombra; sicuramente positivi:

  • l’eliminazione del tetto dell’ISEE per le abitazioni unifamiliari;
  • l’eliminazione del vincolo della prima casa;
  • sismabonus rafforzato;
  • proroghe delle scadenze.

Risulta tuttavia anomalo ad es. il fatto che per gli edifici unifamiliari, la detrazione al 110% spetti solo se le spese sostenute entro il 31.12.2022 abbiamo un riscontro con dei lavori effettuati per almeno il 30%: non si capisce perché sia stato imposto questo limite.

Inoltre resta la previsione che in zona vincolata la demolizione e ricostruzione debba essere eseguita in maniera fedele: si ritiene invece, che questa condizione non sia del tutto corretta, poiché sarebbe preferibile garantire il miglioramento anche di edifici pessimi, pur se collocati in una zona vincolata.

I bonus fiscali hanno reso possibile una ripresa economica nel settore edile, con le conseguenze risposte anche in termini occupazionali; si teme, tuttavia, che una volta terminate le proroghe dell’agevolazione, si generi un ritorno del settore simile a quello del 2019- 2020.  Questo ovviamente preoccupa le politiche fiscali del Superbonus, connesse al tema della transizione ecologica e cioè di avere un patrimonio edilizio in grado di abbattere i consumi energetici e di produrre meno CO2, non coerente però con gli obiettivi espressi dall’Europa.

Si dovrebbe pertanto far diventare il Superbonus strutturale, alzando il livello degli obiettivi ambientali da raggiungere. Ciò significa mettere il ns patrimonio edilizio in condizione di raggiungere maggiori risultati sul piano dell’efficienza energetica, intervenendo su più fattori e non solo su quelli collegati alla coibentazione e al cappotto.

Ecco dunque che il Consiglio Nazionale degli Architetti propone di inserire nel tema Superbonus processi di rigenerazione urbana, che devono riguardare intere aree e non soltanto gli interventi su singoli edifici.

VI Intervento: Geom. Alessio Tesconi, Collegio dei Geometri di La Spezia, esperto in edilizia e urbanistica.

Il Lazio con €1.457.727.695,23 di investimenti totali ammessi a detrazione si va a consolidare al terzo posto rispetto alle altre regioni, con 8.257 interventi. Se questi dati li analizziamo con maggiore dettaglio in funzione ai dati che Enea fornisce sul Super Ecobonus al 110%, abbiamo un investimento medio al 31.12.2021 così distinto:

  • € 668.636,70 per i condomini;
  • €107.250,77 per gli edifici unifamiliari;
  • €93.409,74 per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Inoltre a fine dicembre siamo entrati in possesso dei dati aggiornati Cresme secondo cui ad oggi stiamo intervenendo sullo 0,42% di superficie complessiva di edifici esistenti residenziali: dato ancora molto basso.

Con l’entrata in vigore della nuova Legge Finanziaria, sono arrivate due risposte agli interpelli dall’Agenzia delle Entrate in relazione agli edifici plurifamiliari, da 2 a 4 u. i. posseduti da un unico proprietario, nell’ambito della prevalenza abitativa. In presenza di un condominio dobbiamo innanzitutto verificare la prevalenza di natura residenziale del 50% da superare, che però agirebbe in maniera diversa per questo tipo di intervento. Mentre sul condominio laddove le superfici residenziali fossero inferiori al 50%, il Superbonus si può sempre fare, ma solo per quelle parti di unità immobiliari che sono residenziali.  In caso di unico proprietario, verrebbe meno questo presupposto dell’unico proprietario da 2 a 4 u.i.

Altro aspetto riguarda il calcolo della prevalenza delle unità residenziali, che andrebbe ad escludere le pertinenze all’interno dell’edificio dal calcolo.

Nella Legge di Bilancio 2022:

  • Si convalidano le proroghe per Ecobonus, Sismabonus, Bonus mobili e Bonus verde;
  • Viene prorogato anche il Bonus Facciate, con la variazione dell’aliquota che dal 90% passa al 60%;
  • Viene definito il nuovo Bonus Barriere Architettoniche.

Per gli interventi effettuati su condomini ed edifici plurifamiliari da 2 a 4 u.i. possedute da persona o più persone fisiche compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del DPR 380/2001, la detrazione fiscale sarà al:

  • 110% fino al 31 dicembre 2023 (fino al 31 dicembre 2025 solo  nel caso di interventi in aree terremotate);
  • 70% per il 2024;
  • 65% per il 2025.

Circa gli interventi effettuati dalle persone fisiche su edifici unifamiliari è avvalorata la detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2022, purché alla data del 30 giugno 2022 sia stato realizzato il 30% dei lavori. 

Per gli interventi effettuati da IACP e Cooperative a proprietà indivisa è convalidata la detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2023, a condizione però che alla data del 30 giugno 2023 sia stato compiuto almeno il 60% dell’intervento complessivo (in caso contrario, la detrazione sarà valida solo fino al 30 giugno 2023).

Anche per gli interventi effettuati da Onlus, Associazione di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato è garantita la detrazione al 110% fino al 31 dicembre 2023. 

Per gli interventi effettuati da associazioni e società sportive dilettantistiche su spogliatoi e affini  la detrazione è al 110% fino al 30 giugno 2022.

Le ulteriori novità introdotte sono le seguenti:

  • Per gli edifici unifamiliari non è più richiesto l’ISEE prima casa e la CILAS retroattiva;
  • Nei condomini è saltato il disallineamento tra trainati e trainanti, pertanto la chiusura dell’intervento del trainato prende la validità del trainante;
  • Il fotovoltaico, che nel testo entrato al Senato, vedeva la scadenza al 30.06.2022, adesso si aggancia alla tipologia dell’intervento e alla relativa scadenza. Si rammenta che per poter presentare la richiesta di accesso al Superbonus, dovrà essere valutata l’accettazione dell’istanza da parte del GSE, per la descrizione del proprio impianto per poterlo cedere;
  • Alle barriere architettoniche viene dedicato un nuovo articolo, il 119-ter e abbiamo massimali che sono simili al criterio dello scaglione visti per gli interventi fatti su condominio;
  • La Circ. 16/E dell’AdE, tra i prezziari da utilizzare, non aveva considerato il prezziario DEI, con le relative problematiche del caso; ma la modifica al comma 13-bis dell’art. 119 ricorda che il 9 febbraio verranno stabiliti i valori massimi con i quali dovremo confrontarci per interventi di Ecobonus. In attesa di ciò, ci andremo a confrontare con quanto stabilito dal Decreto Requisiti.

IL MEF ad una domanda posta se si poteva ottenere l’agevolazione anche se non si fosse raggiunto il 100% dei lavori, ha detto che è necessario avere i pagamenti entro la fine dei lavori, ma che gli stessi potranno essere completati dopo la data di scadenza, purché vengano poi realizzati.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato inoltre con la Risposta 791, che il SAL al 60% si deve intendere per quanto riguarda l’intero intervento complessivo e non solo per le voci agevolate.  Sembra emergere che non occorre rivolgersi obbligatoriamente per presentarlo ad Enea o allo Sportello Unico per l’Edilizia, in quanto sommando la percentuale di interventi diversi siano Sisma, Eco o bonus ordinari, si potrebbe non avere il 30% di Ecobonus o Sismabonus.  Pertanto si considera un SAL di cantiere a dimostrazione del quantum, perché l’Enea e lo Sportello Unico per l’edilizia non accettano un SAL che non sia almeno pari al 30%.

La Circ. 16/E ha ricordato che ad oggi non è presente un modulo di asseverazione per cui è possibile predisporre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, purché faccia richiamo agli artt. 47, 75 e 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, all’interno del quale andare ad asseverare.

VII Intervento: Dottor Mario Di Cecio, Ufficio Consulenza DRE Agenzia delle Entrate Lazio – L’evoluzione delle risposte ai vari interpelli da parte dell’Agenzia delle Entrate: ultime novità

Vedremo alcune criticità che emergono dall’applicazione di questa normativa attraverso le risposte alle istanze di interpello che vengono pubblicate sul sito istituzionale.

Di recente la risposta 5 del 2022 ha stabilito che nel caso di edificio fino a 4 unità posseduto da un unico proprietario, va valutata la prevalente residenzialità dell’edificio. Questo tuttavia non è il caso in cui l’edificio contiene oltre a unità abitative, anche unità commerciali o non abitative.

 La risposta 780 del 2021 precisa che nel caso di interventi antisismici su complesso di villette a schiera, i limiti vanno conteggiati come un condominio. La Risposta 810 del 2021 invece ha escluso l’autonomia funzionale nel caso di un complesso turistico, con accesso autonomo, ma con utenze comuni.

In generale si precisa che vi è compatibilità tra le agevolazioni di Ecobonus in capo alle imprese e le agevolazioni in capo agli acquirenti: se l’impresa che ha eseguito lavori fruisce dell’Ecobonus per i lavori effettuati, ciò non impedisce che l’acquirente della casa possa fruire autonomamente della sua agevolazione trovando comunque due presupposti diversi – ossia il sostenimento di una spesa da parte dell’impresa, il pagamento del prezzo per l’acquisto della casa da parte dell’acquirente: le risposte 556 e 769 del 2021 si sono occupate di questo tema.

 Il Decreto Antifrode ha stabilito che l’asseverazione e il visto conformità si applicano a chi fruisce del Superbonus, anche se la fruizione avviene tramite dichiarazione, in detrazione, mentre per i bonus diversi dal Superbonus solo se viene effettuata la cessione del credito o lo sconto in fattura – adempimenti che sono obbligatori dal 12 novembre 2021 e che possono creare tutta una serie di criticità, dovute ad esempio a persone che si sono trovate nella condizione di non aver fatto la cessione del credito entro il 12 novembre e non avere l’asseverazione e pertanto dover trovare un asseveratore in un momento successivo rispetto al momento in cui sono stati eseguiti i lavori.

Infine, si ritiene opportuno indicare alcune criticità derivanti dall’applicazione della nuova normativa, ossia:

  • Fruizione dell’agevolazione in caso di lavori effettuati prima del 12.11.2021, con cessione non perfezionata e in assenza di asseverazione.
  • Possibilità di asseverazione da tecnico diverso dal direttore dei lavori.

VIII intervento Geom. Domenico Merlani, Presidente ANCE Lazio – Analisi dell’impatto Superbonus sulle imprese locali ed effetti rincari delle materie prime, mano d’opera ed altre problematiche riscontrate.

La forte crescita della domanda di materiale e di manodopera ha fatto sì che nell’ultimo semestre del 2021 vi fosse un aumento importante delle materie e questo è andato a ledere un po’ i margini dell’operatività delle imprese. Vi sono forti difficoltà da parte delle imprese a reperire la manodopera necessaria ad eseguire le lavorazioni e questo non va sottovalutato in relazione alla forte tematica legata alla qualificazione, ad esempio della manodopera impiegata in quanto in casi estremi le imprese molte volte ricorrono a manodopera non propriamente altamente qualificata, con conseguenze anche gravi per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori.

Bisogna rilevare con molta attenzione la qualificazione proprio del sistema delle imprese: ultimamente la forte domanda anche in questo caso spinge le committenze ad affidare lavori per indisponibilità di imprese anche alle imprese con poca qualificazione. Sicuramente avremo nel prossimo futuro problematiche legate alle corrette esecuzioni di tante lavorazioni.  

Purtroppo dobbiamo rilevare che in tutto il quadro normativo non c’è riferimento per quanto attiene al sistema delle imprese, alla qualificazione delle imprese. Noi ci troviamo oggi a competere come sistema strutturato e ci si riferisce anche alle imprese dell’ANCE, con una serie di imprese che comunque operano nel settore, che prendono incarichi di appalti milionari, con quasi nessuna storicità alle spalle. Questo è un problema a nostro avviso forse un po’ troppo sottovalutato: imprese storiche, con qualificazioni importanti si trovano a competere sul mercato in questo momento con imprese molto giovani, se non addirittura con pochi mesi di vita, e che con molta semplicità prendono appalti e lavori molto importanti. Questi aspetti andrebbero considerati per non trovarci successivamente con cantieri che hanno difficoltà nel loro completamento o nella loro esecuzione.

 È ovvio che l’impatto sul settore delle costruzioni è stato notevole: il settore reduce da già 10 anni di crisi profonda,  si è trovato all’improvviso con questa fiammata della domanda in crescita, quindi c’è stata una ripartenza immediata di tutto il settore e noi questo lo possiamo dire con certezza in quanto abbiamo i dati delle ns Casse Edili,  forniti mensilmente e da qui possiamo capire, addirittura sul territorio della regione Lazio, quali sono le modificazioni che abbiamo avuto e gli incrementi che ci sono stati per esempio nel 2021 rispetto al 2020. Si ritiene opportuno a tal proposito evidenziare qualche dato sintomatico riferimento a questi ultimi periodi. Tutte le 5 province hanno un trend positivo per quanto riguarda sia il numero di imprese, il numero di addetti, le masse salari.

È un settore trainante anche per le attività e le aziende che lavorano lateralmente, ma che al pari stanno godendo di questo momento importante di ripresa: i dati ci danno degli incrementi sul territorio regionale – tutti con segno positivo – ma a macchia di leopardo. La provincia che più sta usufruendo del Superbonus è la provincia di Viterbo considerando che dal 2020 al 2021, ha avuto un incremento soltanto della massa salari del 30%; abbiamo un 25% in più di manodopera addetta ed un 31% in più di ore lavorate. Rieti è la seconda provincia che ha avuto un incremento della massa salari di oltre il 25%: anche questa provincia sta usufruendo un po’ della probabile ripartenza dell’operatività intorno al cratere della zona sismica e un po’ sta partendo anche la parte che riguarda il Superbonus.

 Roma è forse la provincia che in questo momento ha un segno positivo ma non così rilevante, nel senso che abbiamo dei dati ma che non sono così importanti come ad esempio le province dell’Alto Lazio – quindi l’effetto Superbonus arriverà probabilmente nel 2022. Inoltre Latina presenta un 15% di incremento della massa salari e Frosinone un incremento pari al 19%; le due province non hanno sul 2021 portato a regime l’effetto del Superbonus ma si presume che i primi mesi del 2022 si avrà anche per queste province del Lazio Sud un trend in crescita in termini di utilizzo del Superbonus.

Il segno positivo rilevato tra le varie province della regione Lazio fa ben sperare, perché questo è un settore molto importante per il traino dell’economia. In quanto ANCE siamo convinti che buona parte della ripresa del Paese in questo momento sia sostenuta dal settore delle costruzioni che traina in modo importante tutte le aziende collegate e tutte le forniture connesse.

Si auspica che questi due anni saranno veramente una rampa di lancio per tutto il settore, ma dobbiamo anche prepararci poi per il futuro perché quando le percentuali del Superbonus andranno a scemare e avremo delle percentuali non più del 110%: questo sarà un settore che non avrà una domanda così forte, in quanto le difficoltà per il reperimento dei lavori sarà sicuramente più accentuato. Come ANCE stiamo già lavorando per capire il proseguo del futuro del settore, perché una volta che il settore è ripartito, dovremmo fare in modo che questa crescita diventi strutturale per il ns Paese e che non rimanga solo una fiammata di un periodo che poi rischia di diventare solo un fuoco di paglia.

Sarà ns cura, come ANCE, anche di seguire tutta la parte della sicurezza che non è secondaria: un incremento così importante della massa salaria e quindi delle ore lavorate, comporterà obbligatoriamente un maggior controllo per quello che sarà tutto il tema della sicurezza, perché abbiamo avuto un incremento degli infortuni di lavori ma questo è contingente al momento delle ore lavorate.  Noi dovremmo contrastarlo andando a formare e seguire tutto il personale addetto, con le scuole di formazione poste in essere, perché dovremo contrastare questo incremento delle ore lavorate abbattendo i rischi sugli infortuni e su quelli che saranno gli incidenti sul lavoro – anche perché rischieremo di vanificare questa ripresa o comunque lasciare un segno non positivo della ripresa del settore.

IX Intervento: Dott. Riccardo Varone, Sindaco di Monterotondo e Presidente ANCI Lazio – la situazione delle pratiche a livello comunale nella regione: CILA-S e problematiche varie.

 Vi sono una serie di difficoltà attuative che ricadono anche sulla parte degli interventi attuati nei comuni e nei territori, in merito alla reperibilità dei materiali, all’aumento di prezzi: anche questi sono aspetti che tocchiamo con mano quotidianamente nei cantieri che vengono avviati sul nostro territorio. Una considerazione si ritiene opportuna farla da un punto di vista amministrativo nel come i ns uffici tecnici sono stati poi chiamati a elaborare, valutare e anche classificare queste pratiche perché se da un punto di vista amministrativo è stata concessa una modulistica unica per i professionisti che fanno questo servizio, è stato opportuno attuare una nuova organizzazione anche per il reperimento di queste pratiche, soprattutto in tempi di pandemia. Occorre organizzarsi per venire incontro alle richieste dei professionisti, ma anche stare al passo con le esigenze amministrative quotidiane dei cittadini che si rivolgono ai professionisti per l’attuazione del Superbonus al 110%. L’importante ruolo dell’accesso agli atti, ha richiesto sicuramente uno sforzo della p.a. a livello procedurale.

Come sindaco e presidente ANCI Lazio, questo è per i ns territori una grande opportunità sia per la riqualifica non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale e di efficientamento energetico oltre che di riavvio del mondo delle imprese e dei professionisti, nei vari territori del Lazio.  I piccoli comuni e i piccoli borghi, con questi interventi hanno modo di ripartire e veder qualificato gran parte del proprio territorio.

 Inoltre da sindaco ho riscontrato che per dare possibilità ai professionisti e quindi anche ai cittadini di avere tempi congrui per la successiva presentazione di tutti gli adempimenti, occorre dotarsi di strumenti più snelli all’interno della p.a.: gli sportelli digitalizzati possano permettere una gestione molto più veloce e dinamica dell’accesso agli atti e della verifica dello stato di aggiornamento delle pratiche.

Si ritiene utile inoltre cercare di modernizzare il patrimonio comunale: questo è possibile in presenza di concessioni o gestione da parte di società o cooperative che si sostituiscano alla p.a.; i benefici possono avere importanti ricadute in termini di valorizzazione degli immobili è. L’auspicio è quello di lavorare in sinergia, ipotizzando anche una qualità progettuale di recepimento dei piani non solo edilizi ma anche urbanistici di ogni singolo comune.

X Intervento: Arch. Fabrizio Pistolesi, Esperto e membro della commissione monitoraggio applicazione D.M. 28.02.2017, n. 58 presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione.

In Italia il 72,9% degli italiani possiede un immobile di proprietà: e la maggior parte della ns ricchezza sta nelle case che possediamo per un totale di circa 5400 miliardi di euro.

Da uno studio sostenuto da Edil portale si dice che al termine del periodo di vigenza i bonus edilizi avranno generato un saldo positivo per il Paese di 36 miliardi di euro.

 Quando inoltre il ministro delle finanze ha affermato che gli investimenti statali, sugli incentivi, specialmente quello del 110% era un costo quasi insostenibile dallo Stato, uno studio ha mostrato che gli investimenti attivati dagli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica nel 2021, hanno determinato un saldo positivo per il sistema economico del Paese per quasi 4 miliardi di euro. Ovverosia, tra quanto stanziato dallo Stato, quanto speso dalle famiglie e quanto poi viene incassato dallo Stato in tasse, emersione dal nero e quant’altro, lo Stato nel 2021 ha avuto un saldo positivo di 3.975 miliardi di euro. La preoccupazione del Ministero delle Finanze da quanto appena detto è del tutto ingiustificata. È chiaro che il trend che si sta creando è positivo per le casse dello Stato.

Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente riguardanti l’efficientamento sismico dei fabbricati, in questo momento sono la cenerentola degli incentivi: se andiamo a vedere in percentuale tutti  gli interventi che richiedono il 110%, la massima parte riguarda l’efficientamento energetico e soltanto una piccolissima parte riguarda l’efficientamento sismico: questo è un gap che la politica dovrebbe risolvere perché è fondamentale che con questi incentivi si vada a migliorare il patrimonio edilizio esistente dal punto di vista antisismico.

XI Intervento: Per. Ind. Ciro Spinicchia, Ordine dei Periti Industriali di Rieti – Il ruolo dei periti industriali nell’ambito delle competenze tecniche ai fini del Superbonus

Durante la stipula di un’assicurazione ai fini de Superbonus 110% mi furono sollevati dubbi sul possesso delle competenze necessarie al rilascio delle asseverazioni previste dalle norme che regolano le uniche figure tecniche conosciute come professionisti abilitati. A nulla valse le dimostranze, sono stato costretto a rilasciare un’auto certificazione sul possesso dei requisiti previsti dal decreto legge 34.  Questo episodio banale, testimonia ancora una volta come la categoria dei periti industriali venga troppo spesso poco o affatto considerata, senza essere a conoscenza che sul territorio nazionale abbiamo tecnici altamente qualificati sia nel settore edile ma soprattutto nel campo dell’elettronica, elettrotecnica, termotecnica, meccanica ma anche soprattutto in ambito industriale.

Si sta andando sempre più verso la specializzazione ed è necessaria in ogni settore una risposta di alto livello alle risposte che provengono dal mercato: questa ricerca accentuata della specializzazione riporta un po’ alle competenze della nostra categoria, che sono molto ben scandite. Il Superbonus non ha fatto altro che portare all’attenzione di tutti la necessità di fornire prestazioni impeccabili per il buon esito dell’intervento e della pratica stessa. Dobbiamo dare una risposta perfetta a tutela del committente finale che deve veder minimizzare al massimo i rischi di eventuali contestazioni da parte degli enti preposti ai controlli. È necessario che venga data una risposta di alto livello.

Spostare i consumi da un vettore energetico all’altro non significa produrre un risparmio, ma significa solo spostare questi consumi da un vettore energetico ad un altro: questo succede quando c’è una scarsa umiltà da parte del tecnico che lo porta poi a realizzare e offrire un pacchetto tecnico complessivo chiavi in mano che comprende tutte le varie parti del progetto stesso.  Si ritiene che per una corretta gestione di una pratica Superbonus, sia necessario fare approfondimenti su molti aspetti – da quello urbanistico a quello architettonico, energetico, strutturale, impiantistico, eccetera. Ecco dunque che si invitano tutti i colleghi ad offrire al committente finale un prodotto di alto livello, plasmato con la partecipazione di tutti i vari settori facenti parte: non è possibile che un unico professionista possa gestire autonomamente un intero processo.

XII Intervento: Dott. Fabrizio Pacifici, ordine dei Dott. Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rieti – Analisi criticità e benefici dei visti di conformità Superbonus.

Con riguardo al visto di conformità previsto dal Decreto Antifrode, secondo la Legge di Bilancio viene prorogato al 31 dicembre 2022 il bonus per le villette e le unifamiliari e invece per i lavori di edilizia libera sotto i €10.000,00 non saranno obbligatori visto di conformità e asseverazione.

Ultime notizie anche per quanto riguarda la scadenza del super bonus per il fotovoltaico – vengono allineate le scadenze dei lavori trainanti e di quelli trainati, prorogando di fatto anche lavori per l’impianto fotovoltaico al 31 dicembre 2022. Riguardo al visto di conformità e l’asseverazione tecnica che il Decreto Antifrode ha esteso non solo al Superbonus al 110%, ma anche agli altri bonus casa: la manovra 2022 prevede infatti che non si applicano le misure previste dal Decreto Antifrode, agli interventi classificati come attività di edilizia libera, ai sensi dell’articolo 6 del testo unico dell’edilizia libera del decreto ministeriale 2 marzo del 2018 e della normativa regionale. Per gli interventi di importo complessivo non superiore €10000 e inoltre nel nuovo testo della legge di bilancio 2022 trova applicazione il riconoscimento del prezziario DEI, quale riferimento sui computi metrici per tutte le tipologie di lavori. Inoltre le spese per il visto di conformità saranno detraibili nelle percentuali di detraibilità dei lavori.

Nelle modifiche al Superbonus 110% della manovra trova spazio anche la detrazione IRPEF del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la detrazione è prevista sulle spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, con un tetto di €50.000,00 per le villette, €40.000,00 per gli appartamenti di piccoli condomini e €30.000,00 per le abitazioni in Palazzi oltre le 8 unità abitative.

 L’apposizione del visto di conformità insieme all’asseverazione di congruità a decorrere dal 12 novembre del 2021, è uno dei passaggi obbligatori previsti dal Decreto Antifrode: si tratta di uno strumento di controllo che chiama in campo i professionisti tenuti a verificare la corretta applicazione delle norme tributarie. L’obiettivo è quello di evitare le truffe nell’ambito dell’utilizzo dei crediti fiscali ma anche garantire al contribuente di aver rispettato regole e adempimenti tributari.

L’apposizione su dichiarazioni o come previsto per il Superbonus, e per gli altri bonus edilizi, su modelli relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura, garantisce che sui dati ivi indicati, è stata effettuata un’attività di controllo preventiva. Il professionista che vista il modello, dichiara che sulla base dei documenti analizzati il soggetto richiedente rispetta tutti i criteri previsti per la fruizione del credito richiesto. Il visto di conformità garantisce ai contribuenti assistiti dal professionista il corretto adempimento degli obblighi tributari e rappresenta una delle fasi di controllo sulla corretta fruizione dei crediti fiscali e agevola soprattutto l’Agenzia delle Entrate nella selezione dei profili da sottoporre ad ulteriore controllo. Consente di bloccare il fenomeno delle compensazioni di crediti inesistenti e nell’ambito della cessione del credito e dello sconto in fattura riduce il rischio di frodi mediante operazioni indebite.

Tra i soggetti autorizzati al rilascio del visto di conformità, tra quelli che tutti quanti già conosciamo, con la Legge di Bilancio 2022 sono stati inseriti i revisori legali e i periti esperti che sono iscritti all’albo delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura. Non tutti coloro che rientrano nelle categorie di cui sopra possono però rilasciare il visto di conformità: bisogna infatti rispettare determinati requisiti professionali di onorabilità e moralità per poter garantire da un lato l’Erario e dall’altro anche il contribuente circa il rispetto delle norme fiscali.

XIII Intervento: Ing. Marco Rinaldi, Ordine degli Ingegneri di Rieti – Superbonus nell’ambito degli interventi di riqualificazione energetica e relative asseverazioni.

XIV Intervento: Dott. Geom. Gianluca Fociani, Presidente GeoSicur – Gestire correttamente la sicurezza nei cantieri Superbonus 110%.

 Collegata alla diminuzione della percezione di quella che è la selezione delle imprese da parte dei committenti, cioè nel momento in cui in un condominio per esempio si approccia un’azienda che propone lavori completamente gratuiti, questo fa venire meno quello che è l’approccio che la normativa sulla sicurezza, il d.lgs.81/2008 chiede al committente -cioè una verifica preventiva delle caratteristiche e della professionalità dell’azienda. Tutto questo,   ha creato una serie di problemi – problema principale quello dell’aumento degli eventi infortunistici. La regione Lazio ha avuto un incremento non tanto rispetto al 2020 in relazione alla pandemia e la chiusura contestuale dei cantieri, ma anche rispetto al 2019.

 Negli ultimi 50 giorni del 2021 ci sono stati solo a Roma 4 infortuni – di cui 3 per cadute dall’alto. E le cause di questi eventi sono la fretta, il dover completare i lavori per il Bonus Facciate. Infine il poter acquisire il diritto alla detrazione, non ha fatto altro che accelerare la necessità di interventi.

Ci si chiede pertanto quale sarà l’effetto di questa situazione a giugno del 2022 quando le imprese dovranno completare il 30% delle abitazioni unifamiliari. Vi sarà una corsa spasmodica per terminare i lavori entro quel termine per poter dimostrare di essere rientrati nella detrazione fino a dicembre quindi aumenterà probabilmente il rischio della sicurezza dei ns cantieri. Questa premessa per dire che negli ultimi due mesi del 2021, si sono succedute diverse modifiche normative che interessano particolarmente i tecnici. Queste modifiche normative, riguardano ad es. il DURC di congruità della manodopera, che costituisce una novità, poiché entrato in vigore il primo novembre 2021 e quindi vigente per tutti i cantieri notificati, la cui comunicazione alla Cassa Edile è stata effettuata dopo tale data. Lo scopo del Durc di congruità della manodopera è quello di verificare se la manodopera impiegata all’interno del cantiere sia congrua rispetto a quanto ci dice una tabella allegata al Decreto Ministeriale del Ministero del Lavoro che ha introdotto questo obbligo, che è il Decreto 143 del 2021.

 Questo sistema prevede che per i lavori pubblici l’obbligo parta da zero, quindi per tutti i lavori pubblici è obbligatorio richiedere a fine lavori il DURC di congruità della manodopera. Per i lavori privati questo obbligo parte dai €70.000,00: questo comporta l’obbligo di chiedere il DURC di congruità della manodopera che ha lo scopo di verificare se c’è all’interno del nostro cantiere un possibile utilizzo di lavoro irregolare.

Concretamente prima del pagamento dello Stato finale dei lavori, il committente o l’impresa affidataria, chiede alla Cassa Edile competente per territori, nel luogo dove vengo effettuati i lavori e dove vengono denunciati i cantieri, il DURC. La Cassa Edile competente per territorio verifica innanzitutto se quel cantiere è stato notificato e comunicato e quanta manodopera è stata dichiarata, verificando se il dato che ci si attende dalla tabella ministeriale è congrua rispetto a quella che l’impresa affidataria ha denunciato. Laddove entro 10 giorni non avvenga il rilascio del Durc, la Cassa Edile può chiedere chiarimenti all’impresa, invitandola entro 15 giorni a chiarire per quale motivo non ha raggiunto quel limite di manodopera che la norma ci faceva attendere e questo potrebbe essere l’utilizzo di lavoratori autonomi, l’utilizzo di noleggi, l’utilizzo di operatori in distacco, di subappaltatori. Per cui l’impresa affidataria avrà cura di verificare che anche i subappaltatori comunichino, nella propria comunicazione di cantiere la presenza del proprio personale e poi contribuirà a creare il monte manodopera del cantiere per renderlo congruo. Sarà possibile versare alla Cassa Edile la differenza tra quella che è stata la manodopera impiegata in cantiere e quella che risulta dalla tabella e dal calcolo ministeriale. È consentito uno spostamento del 5% rispetto ai due dati, purché il direttore dei lavori giustifichi formalmente le ragioni di questo scostamento.

Nel momento in cui l’azienda non dovesse provvedere entro 15 giorni alla regolarizzazione o al chiarimento, questa impresa viene iscritta nella banca dati nazionale delle imprese irregolari e non è più soggetta al rilascio del DURC. Potrebbe dunque capitare che una azienda non ha in Durc online rilasciabile, e ci troveremo con un’azienda che sarà in quel momento irregolare nel ns cantiere. Sarà dunque necessario concordare con l’impresa un certo monitoraggio. Questo preoccupa pesantemente i colleghi che svolgono il ruolo di responsabile dei lavori. Subentra poi tutta la questione legata ai pagamenti già effettuati a fronte di un Durc di congruità della manodopera non ancora rilasciato. Dovremo capiremo cosa accade nel momento in cui l’impresa viene pagata già per lavori effettuati in assenza del suddetto documento e quale sarà poi la tutela che il committente potrà esigere a fronte di un’eventuale non congruità della manodopera.

Le imprese industriali dispongono di un software che al suo interno contiene un simulatore di congruità nel quale l’impresa prima di cominciare i lavori, può inserire i dati e il sistema calcola in automatico il numero di uomini al giorno si attende da quel cantiere.

Importanti anche le modifiche al d.lgs.81/2008, legate all’aumento degli infortuni e quindi alla necessità di dare una stretta alla situazione che si sta verificando. Secondo la legge n. 215 l’ispettorato Nazionale del Lavoro ha acquisito le stesse identiche competenze della ASL, avendo accesso in tutti i luoghi di lavoro indistintamente senza nessun limite.

Si segnale dunque che:

  • il livello di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro irregolare è sceso da 20% al 10%, in considerazione che all’interno di tale percentuale vi è anche l’eventuale utilizzo di lavoratori autonomi non conformi;
  • la sospensione non avviene se l’azienda ha un solo lavoratore irregolare;
  • mentre nella normativa precedente, l’ispettore poteva valutare in caso di reiterata adempienza più fattispecie, oggi la sospensione è automatica al primo caso.

In cantiere occorre che siano messi a disposizione dell’ispettore tutti questi elementi, perché  qualora non dovesse trovare qualche aspetto fondativo, ha l’obbligo della sospensione dell’attività imprenditoriale.

I casi di gravi carenze riguardano:

  • la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi. Se questo documento è stato redatto ma non è presente, l’ispettore rimanda alle ore 12 del giorno successivo l’adempimento di sospensione e chiede la consegna del DVR, ma questo documento dovrà avere data certa;
  • la mancata elaborazione del piano di emergenza;
  • la mancata formazione: va tenuta in cantiere tutta la documentazione di formazione ai sensi dell’articolo 37 e tutta la formazione obbligatoria – quindi addestramento per attrezzature speciali, gru di cantiere, gru su autocarro, escavatore, ruspa betoniera, pompa per calcestruzzo. Inoltre nel momento in cui si evince dall’ispezione che un lavoratore è adibito anche a movimentazione manuale dei carichi, occorre rilevare in corrispondenza un addestramento e una formazione specifica.  La sospensione viene meno nel momento in cui si prenota il corso di formazione mancante, ma il lavoratore fino a quando non ha completato il suo percorso formativo non può più essere adibito a quella attività specifica.
  • la mancata fornitura dei dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto;
  • la mancanza delle protezioni del vuoto intendendo del tutto mancanti, carenti o inefficaci.

Rispetto al Decreto Legge emanato, con la legge di conversione è stato reintrodotto tra i motivi di sospensione dell’attività imprenditoriale, la mancata comunicazione, notifica dei lavori su manufatti contenenti amianto. È importante che il coordinatore acquisisca la documentazione, perché situazioni di sospensione dell’attività lavorativa hanno delle ripercussioni anche a livello fiscale ed è importante che la documentazione sia tutta presente e disponibile all’interno del cantiere.

La sentenza del 2016, n. 27165 ha avuto modo di chiarire tutta la parte del ruolo del coordinatore. Mentre tutto quello che riguarda la verifica momento per momento all’interno del cantiere è demandata all’impresa (attraverso il datore di lavoro dirigente preposto e la sua filiera), il decreto ha modificato il ruolo del preposto. In precedenza il preposto sopraintendeva e vigilava l’osservanza del lavoro; oggi il preposto interviene per modificare il comportamento non conforme, e nel momento in cui c’è un lavoratore in cantiere che non opera correttamente, interviene e modifica il comportamento fornendo le necessarie indicazioni, interrompendo l’attività del lavoratore stesso e, se del caso, lo allontana. Questa modifica crea diversi problemi a livello pratico: fare il preposto è veramente un ruolo di grande responsabilità e la norma prevede che il contratto nazionale di lavoro preveda espressamente una paga aggiuntiva per questo ruolo.

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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