Superbonus tour in Sicilia

Il resoconto della tavola rotonda organizzata con i maggiori esponenti coinvolti nell’attuazione del Superbonus in Sicilia.

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Martedì 14 Dicembre 2021, Geo Network, software house ed ente di formazione per l’edilizia e lo studio tecnico, ha organizzato una tavola rotonda online dove sono intervenuti esponenti dei più importanti enti, ordini professionali ed istituzioni della Regione Sicilia, coinvolti nella catena dell’attuazione del Superbonus.

Gli interventi hanno fornito un quadro aggiornato sull’attuazione dell’agevolazione Superbonus 110% nella Regione Sicilia ed in particolare hanno evidenziato i trend degli interventi agevolati in corso; l’impatto sulle imprese locali e sui prezzi; gli effetti CILAS sul procedimento istruttorio ordinario nonché portato gettato luce su molte criticità ancora da risolvere.

Sono intervenuti:

Agenzia delle Entrate: Dott.ssa Maura Lo Forte dell’Ufficio Consulenza della Direzione Regionale della Sicilia

ANCE Sicilia: Vicepresidente – Geom. Giuseppe Ricciardello e Presidente ANCE Messina

ANCI Sicilia: Dott. Orlando Leoluca – Sindaco di Palermo e Presidente ANCI Sicilia

Collegio Geometri e Geometri Laureati: Dott. Geom. Carmelo Ardito – Presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Messina

Consulta Geometri Sicilia: Presidente Dott. Geom. Agatino Spoto e Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati di Catania

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili: Dott. Alberto Puglisi – Dottore Commercialista – Ordine di Barcellona Pozzo di Gotto

Ordini degli Ingegneri: Ing. Achille Furioso – Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento ed Ing. Andrea Catania – Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Consulta Ordini degli Architetti P.P.C. della Sicilia: Presidente Arch. Giuseppe Falzea e Presidente Ordine degli Architetti PPC di Messina

Fondazione Architetti nel Mediterraneo e Istituto Nazionale Bioarchitettura: Arch. Anna Carulli

Presidente Ordini dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati: Per. Ind. Santi Caravella – Ordine Periti Industriali Messina

Esperto: Geom. Alessio Tesconi consulente e formatore Superbonus

Geo Network: Dott.ssa Andreana Hedges

Geo Network ringrazia per la preziosa collaborazione tutti i relatori e gli Ordini coinvolti.

Saluti istituzionali

Intervento: Dott. Geom. Carmelo Ardito, Presidente del Collegio dei Geometri di Messina

Nella connessione tra il territorio siciliano e l’agevolazione in oggetto possiamo rilevare alcune criticità:

  • Nonostante il D.lgs. 42 per gli intonaci esterni, qualora si voglia mantenere la medesima tonalità cromatica, lascia possibilità di espletare il tutto con una semplice comunicazione, le ns Sovrintendenze pretendono il rilasciare un’autorizzazione paesaggistica con delle conseguenti lungaggini, connesse alla presentazione di un progetto, all’attesa di tempi, eccetera. Questo perché si ritiene che il cappotto esterno costituisca un elemento estraneo all’involucro edilizio.
  • Per le abitazioni unifamiliari il legislatore impone un ISEE non superiore a €25.000,00: sarebbe stato il caso di differenziare in relazione all’appartenenza.

Intervento: Dott. Agatino Spoto, Presidente del Collegio dei Geometri di Catania e Presidente della Consulta Geometri Sicilia.

Saluti istituzionali e ringraziamenti.

Intervento: Ing. Achille Furioso, Presidente degli Ordini degli Ingegneri di Agrigento.

Saluti istituzionali e ringraziamenti.

Intervento Dott.ssa Maura Lo Forte, Ufficio Consulenza della DRE Agenzia delle Entrate – Commento sulle più recenti risposte agli interpelli dell’Agenzia delle Entrate.

Le slide della presentazione della Dott.ssa Maura Lo Forte sono scaricabili qui.

Intervento Dott. Davide Mangiapane, Direttore ANCE Messina

La Sicilia si posiziona al sesto posto nella classifica italiana per gli interventi in Superbonus ed è interessante rilevare che la percentuale più alta dei lavori realizzati riguarda gli edifici unifamiliari e le u. i. funzionalmente indipendenti.

Questi investimenti in edilizia hanno permesso un aumento nel territorio siciliano dei professionisti iscritti alla Cassa Edile. Nella provincia di Messina in seguito alla crisi economica, ad esempio, vi era stato un declino in termini numerici, che ha fatto assistere ad un passaggio da circa 13.000 iscritti a circa 4500-5000. Grazie al Superbonus questi numeri stanno iniziando nuovamente a risalire.

ANCE ha sempre spinto per il Superbonus e i bonus edilizi, poiché proprio per le caratteristiche intrinseche di queste agevolazioni, le imprese devono investire in termini qualitativi: si tratta di lavori che devono essere eseguiti con materiali peculiari, di qualità e che in determinati casi rispettino i criteri ambientali minimi. Il tutto al fine di garantire la qualificazione energetica e il miglioramento sismico.

Inoltre i lavori correlati al Superbonus 110% comportano una diversa organizzazione da parte dell’impresa – motivo questo per il quale ANCE aveva chiesto al legislatore di applicare dei criteri di selezione delle imprese che fossero basati sulla qualificazione e sulle capacità finanziare. Si potrebbe ad esempio cercare di proporre lo schema delle categorie SOA senza rigidità e senza imporre norme particolari come quelle del settore pubblico.

Anche la manodopera dovrà essere coinvolta in un processo di formazione: a tal proposito la Sicilia possiede un sistema di enti paritetici finanziato con le quote dei sindacati e degli imprenditori, volto alla formazione del personale. Nel prossimo anno e mezzo, considerando i lavori che dovranno partire per il PNRR, si è già predisposto un piano per cercare di avviare una collaborazione tra gli enti paritetici di settore, le università, le scuole e gli ordini professionali per formare tutti i livelli di risorse umane che partecipano all’organizzazione di un’azienda e alla progettazione.

Intervento Arch. Anna Carulli, Presidente Fondazione Architetti del Mediterraneo, Presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura

L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura ha istituito un corso accreditato per la formazione e divulgazione sul tema importantissimo dell’applicazione dei CAM nelle ormai 18 categorie, anche per dipanare la confusione generale iniziale, che i professionisti impegnati in gare nel ruolo di RUP e di gestori di bandi e di gare, hanno affrontato nel dover applicare il decreto. Ecco che l’Istituto ha affrontato questo tema istituendo la figura dell’esperto in CAM in edilizia e in maniera specifica rispetto a tutti gli altri CAM.

Sono stati tracciati inoltre i collegamenti del PNRR con i CAM e quelle che sono le applicazioni: ci si riferisce in particolare alla conclusione del processo della revisione dei CAM in edilizia, in seno alla Direzione Economica Circolare del Ministero della Transizione Ecologica e questo in applicazione dei criteri minimi ambientali negli appalti pubblici.

 Importanti sono i processi abbinati di rendicontazione e certificazione con i protocolli energetico ambientali: è fondamentale essere coerenti con quanto richiesto dalla Next Generation Europea e dunque al PNRR. Ma il progetto importante su cui ha lavorato la Commissione in seno al Ministero è quello nell’ambito del restauro dei beni culturali, riferito ai CAM sugli edifici storici, che in Italia è un argomento di fondamentale importanza. Il ruolo infatti dei CAM è evidente ormai quali requisiti ambientali ed ecologici, di soglia minima, che potrebbero anche essere massimi nell’applicazione virtuosa delle p.a. e dei professionisti.

I CAM sono definiti dal Ministero dell’Ambiente e sono volti ad indirizzare le p.a. verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti, fornendo delle indicazioni fondamentali per l’individuazione di soluzioni progettuali perché all’interno di questi criteri, i professionisti progettano e individuano nei vari settori, i prodotti e i servizi, ma anche il profilo ambientale in tutte le categorie. Questo si traduce in sostenibilità nell’applicazione e anche in una politica che si rifà a quello che è il Green Public Procurement. I CAM diventano dunque protagonisti nella strategia dello sviluppo sostenibile in correlazione all’Agenda 2030 indirizzata alla stessa Commissione Europea che aveva assegnato al GPP un ruolo di carattere strategico per le politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

In Sicilia le p.a. hanno segnalato un’interessante interlocuzione con riguardo al settore dei CAM, attenta alla programmazione Nazionale ed è stata registrata un’interessante partecipazione e preparazione da parte dei professionisti. Nella progettualità e nell’applicazione dei CAM, i colleghi siciliani hanno diretto alcune società di ingegneria a carattere nazionale su alcuni temi fondamentali, ma anche in merito all’approccio e all’applicazione dei CAM: ciò significa che tutti gli attori del processo edilizio sono impegnati in questa virtuosa interfaccia.

Inoltre si favorisce la diffusione nell’innovazione tecnologica e molte aziende anche importanti si sono dovute adeguare, rivedendo il ciclo di vita per poter partecipare.

L’Ecobonus è stata una fantastica opportunità per poter interagire con tutti gli attori del processo edilizio, rendendo tutto l’ingranaggio molto virtuoso. Tuttavia non sono stati consegnati degli strumenti fattivi ai professionisti e alle p.a. per poter interagire con il privato, poiché ad esempio lavorare soltanto sul sistema edificio in una categoria, limita gli interventi del progettista, dall’ecosostenibilità, alla biocompatibilità. Pertanto la sinergia fra materiali ed impianti rimane sterile, proprio perché bisogna intervenire in maniera progettuale diversa. Come Istituto dunque si sarebbe preferito che rimanesse l’Ecobonus e l’applicazione obbligatoria delle 17 categorie; favorire l’integrazione e le considerazioni ambientali su quelle che sono le politiche generali, è sicuramente una cosa che aiuta ma che è sicuramente limitativa.

L’obbligo sui criteri minimi ambientali inoltre garantisce una politica sulla materia degli appalti pubblici Verdi molto incisiva, con l’obiettivo di ridurre impatti ambientali; si tenga conto che in Sicilia ci sono delle zone con vincoli importanti come ad es. nella provincia di Messina. Quindi obiettivo importante è quello di promuovere dei modelli di produzione e di consumo sostenibile. La valorizzazione della soglia di qualità ambientale e del rispetto dei criteri minimi ambientali risponde all’esigenza della razionalizzazione dei consumi riducendo così di conseguenza la spesa. Importante il Piano di Azione Nazionale –PAN GPP – che specifica la procedura per la definizione dei CAM, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea, in ossequio del fattore produttivo nazionale.

I CAM introducono anche un’analisi attenta di mercato di settore, attingendo a una vasta gamma di requisiti: fondamentale è stato individuare il requisito personale del professionista che ha speso negli anni la sua esperienza in cantiere, come consulente nelle p.a., o comunque a supporto del RUP o di altre figure professionali. Possiamo affermare dunque che la sinergia tra le politiche della p.a. e tutti gli attori del processo edilizio, diventa importantissima per garantire la realizzazione di questi obiettivi.

Le slide fornite dall’Arch. Anna Carulli sono scaricabili qui.

Intervento Ing. Andrea Catania, Ordine degli Ingegneri di Siracusa – Considerazioni sul concetto di involucro disperdente nell’ambito di un volume riscaldato

Quando si parla di ristrutturazione di impianto è importante capire che la definizione prevede la sostituzione contemporanea di tutti i sottosistemi, cioè generazione, distribuzione ed emissione. Se non si sostituisce la distribuzione e l’emissione e si sostituisce solo la generazione, questo intervento non può essere annoverato in ristrutturazione importante di primo livello.  

È importante la differenza tra ristrutturazione di primo e secondo livello, perché le verifiche per la prima tipologia sono molto più severe e spesso non possono essere realizzate per un edificio esistente; invece le ristrutturazioni di secondo livello, che rappresentano la stragrande maggioranza degli interventi che stanno trovando applicazione, sono più accessibili.

Con riguardo poi al sottotetto non riscaldato e copertura su sottotetto non riscaldato recentemente l’Enea si è espressa in maniera più chiara su cosa sia possibile intervenire. Abbiamo trasferimento di calore solo se c’è un gradiente di temperatura e quindi il trasferimento di calore non sarà dal sottotetto verso l’esterno, ma sarà solamente verso il sottotetto: la superficie disperdente non sarà la copertura, ma sarà il solaio che separa il volume riscaldato dal sottotetto.

Quando è possibile isolare la copertura? Quando si isola parete, pavimento, contro terra e parete, raggiungendo almeno il 25% della superficie. Solo dopo sarà possibile trainare anche l’isolamento della copertura. Abbiamo superficie disperdente quando si ha trasferimento di calore, quando si ha un gradiente di temperatura, cioè una temperatura interna verosimilmente di 20°, con una temperatura esterna che può variare da 8° a 9°. Se abbiamo degli edifici contigui riscaldati non abbiamo gradiente di temperatura, perché abbiamo una temperatura di 20° sia a sinistra che a destra, quindi non c’è trasferimento di calore. Pertanto quest’ultima non è una superficie disperdente che possiamo annoverare nel conteggio del 25%. È opportuno precisare inoltre che la parete del vano scala non riscaldato non può accedere al Superbonus, perché fa parte di un volume non riscaldato.

Uno sguardo inoltre ai lavori di isolamento che si stanno svolgendo in Sicilia: la normativa attualmente si basa su un tipo di calcolo stazionario – abbiamo un gradiente di temperatura, si calcola la trasmittanza, si calcola l’EPgl, nren, e si fa tutta un’analisi. Pertanto attraverso una temperatura esterna e una temperatura interna si fa il calcolo del flusso di calore. Nel fare ciò bisognerà stare attenti a non dimensionare male gli isolamenti termici.  Potrebbe ad es. capitare che nello svolgere il dimensionamento per l’inverno si crei un miglioramento della condizione invernale, a discapito di un peggioramento della condizione estiva.

Le estati siciliane comportano che le pareti di giorno siano costantemente esposte al sole e la sera, quando tramonta il sole, ci crea il problema opposto: sarà necessario smaltire il calore immagazzinato dall’involucro, ora riversato nel volume interno. Quando smaltiamo, il calore incontrerà la stessa resistenza che ha incontrato nella fase di ingresso; quindi questi isolamenti dovranno essere fatti con giudizio.

Intervento Arch. Giuseppe Falzea, Presidente Ordine degli Architetti di Messina e Presidente Consulta degli Architetti, Analisi atterraggio del Superbonus sul tessuto urbanistico ed edilizio regionale.

È solo dal 23 agosto 2021, data di approvazione della L. regionale  23 del 2001, che in  Sicilia è possibile depositare  i progetti per ottenere le necessarie approvazioni per il Superbonus, CILAS compresa, perché prima occorreva allegare una dichiarazione da parte del progettista, come dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, avere percepito le competenze tecniche per la realizzazione dell’intervento previsto, cosa che con la cessione del credito e lo sconto in fattura non poteva essere dichiarato, in quanto il professionista viene pagato esclusivamente quando si raggiunge il 30% della spesa.

La maggior parte dei fabbricati della Sicilia inoltre ricadono all’interno di aree vincolate: aver avuto la possibilità di presentare progetti i primi di settembre e ottenere l’approvazione necessaria per es. in area vincolata, da zona di protezione speciale oppure da vincolo paesaggistico, si comprende come siano ridotti i tempi per potere realizzare gli interventi.

Tutto questo ha delle ricadute nei confronti dei professionisti che allo Stato hanno chiesto di poter operare lo sconto in fattura sui costi di progettazione immediatamente nel momento in cui si deposita il progetto. Gli architetti non sono certamente interessati a mettere il cappotto nei fabbricati, perché è un rivestimento che lascia l’immobile nelle condizioni preesistenti. Certamente lo rende performante dal punto di vista energetico, ma lo sforzo che si sta facendo è quello di migliorare dal punto di vista architettonico questi fabbricati, di migliorarli in termini qualitativi, in quanto indispensabile riportare la bellezza all’interno delle ns città. Dovremmo pertanto essere in questo agevolati dal legislatore.

Con la Consulta Regionale degli Architetti siciliani sono state presentate delle modifiche anche alla Legge di Stabilità del 2022: alcune cose sono state inserite come emendamenti e non sappiamo con certezza se poi saranno votati favorevolmente; bisogna cercare di venire incontro alle esigenze dei professionisti, cercando di fare in modo che le competenze tecniche possano essere liquidate subito, chiedendo una proroga degli interventi negli edifici unifamiliari che ricadono all’interno delle aree vincolate.

Se è vero che il Superbonus è stato semplificato non richiedendo più la regolarità urbanistica del fabbricato sul quale si interviene, tuttavia se si deve intervenire e chiedere un permesso alla Sovrintendenza, ad es., occorre regolarizzare l’immobile, presentando un progetto, il che allunga notevolmente i tempi.  Ecco che abbiamo chiesto una possibilità di proroga per le aree vincolate. Si consideri che in Sicilia la gran parte dei territori sono vincolati da piani paesaggistici e Messina presenta il 96% del territorio vincolato. Si ritiene opportuno dunque, che il legislatore tenga conto di tutto ciò nell’interesse della collettività e non soltanto di chi vuole realizzare questi interventi, in quanto porteranno un miglioramento delle qualità generali delle architetture dei nostri territori. Ecco allora che nell’interesse di tutti il legislatore dovrebbe prestare maggiore attenzione a ciò che i professionisti gli suggeriscono.

È stato anche sollecitato il presidente della Regione a intervenire sulla questione degli interventi che ricadono all’interno della zona di protezione speciale, per quanto riguarda gli interventi di Superbonus. Messina ha il 72% del territorio che ricade nella zona di protezione speciale e più di 3000 ettari di centro edificato costruito, ricadono in zona di protezione speciale. A tal proposito si è iniziato ad applicare le linee guida della conferenza Stato-Regioni per la valutazione dell’incidenza ambientale, che sono obbligatorie quando si interviene all’interno delle zone di protezione speciale. Queste linee guida si applicano quando le regioni le ratificano: la regione siciliana ancora non le ha ratificate! In questo momento in Sicilia non viene considerato il decreto assessoriale del 2007 che prevede che per gli interventi di collocazione dei pannelli solari e dei pannelli fotovoltaici si possa fare una dichiarazione congiunta senza attendere il tempo di approvazione dello screening ambientale. Ecco che dunque è stato chiesto al Presidente della regione di fare chiarezza sulla questione, attraverso i propri uffici.

Intervento Dott. Alberto Puglisi, Ordine dei Commercialisti ed esperti Contabili di Barcellona Pozzo di Gotto – Analisi criticità e benefici dei visti di conformità Superbonus ed analisi delle modifiche apportate ex D.L. 157/2021 

Intervento: Per. Ind. Santi Caravella, Ordine dei Periti Industriali Messina – L’importanza delle asseverazioni e la tipologia di asseverazione da realizzare.

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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