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La legge di bilancio 2022 ha ridisegnato il panorama dei bonus edilizi, dopo i tanti episodi di truffe ed indebita percezione di soldi pubblici che, secondo il ministero dell’economia e finanze, sono arrivati a 4,4 miliardi.

In particolare, è stata ridotta l’aliquota con cui si può beneficiare del bonus facciate dal 90 al 60 per cento, per i lavori iniziati e conclusi entro il 31 dicembre 2022.

C’è però una precisazione da fare: per poter ancora beneficiare del bonus facciate 2022 con il credito al 90% anzichè al 60, chi ha versato il 10% di acconto sul totale dei lavori all’impresa committente, oppure l’abbia scontato in fatturo o ceduto, può beneficiare, entro il 31 dicembre 2021, anche se i lavori si concluderanno nel 2022, del bonus facciate al 90%. I lavori però devono essere già cominciati. Inoltre, la comunicazione di come si sia proceduto all’utilizzo del bonus facciate, deve pervenire all’Agenzia delle Entrate entro il 7 Aprile 2022.

I lavori che ammettono il committente al riconoscimento del bonus facciate sono quelli di recupero della facciata o al suo restauro e che riguardano edifici già esistenti. Sono quindi esclusi le nuove costruzioni, oppure le demolizioni complete con ricostruzione.

Tra i lavori ammessi ci sono la tinteggiatura della facciata, riferendosi sempre alle strutture opache, non sono dunque agevolabili gli infissi esterni.

Per quanto riguarda balconi ed ornamenti, i lavori sono quelli di tinteggiatura o pulitura, ma l’Agenzia delle Entrate ha anche ammesso i lavori che riguardano grondaie, pluviali e pavimentazione del balcone.

La regola generale, come indicato nella guida del bonus facciate dell’Agenzia delle Entrate, è che la facciata sia visibile dal piano strada. La stessa regola vale per le facciate laterali e quella posteriore, se il perimetro si vede dalla strada. Non sono invece ammessi i lavori sulle pareti interne, mentre le facciate interne sono considerate agevolabili solo se parte delle stesse è sempre visibile dal piano strada.

In linea generale, per usufruire del bonus facciate, oltre al requisito che i lavori siano di recupero e restauro, è necessario che siano eseguiti nel 2022 e conclusi entro dicembre.

Inoltre, i lavori devono essere eseguiti su immobili esistenti e su cui il richiedente abbia un titolo da far valere. Possono quindi effettuare i lavori e poter poi beneficiare del bonus facciate, i proprietari, in qualunque sia la percentuale di possesso, gli affittuari, purchè abbiano l’autorizzazione del proprietario, i condomini, le società semplici ed i professioni sugli immobili in cui svolgono l’attività d’impresa.

Per poter poi avere il bonus facciate, il soggetto che sostiene le spese deve poter contare su redditi soggetti ad Irpef: non possono richiedere la detrazione coloro che possiedono solo redditi soggetti a tassazione separata oppure ad imposta sostitutiva.

Per chi non potrà sfruttare il credito d’imposta, si potrà comunque beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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