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Martedì 22 Febbraio Geo Network ha organizzato una tavola rotonda in linea dove sono intervenuti esponenti dei più importanti enti, ordini professionali ed istituzioni della Regione Campania, coinvolti nella catena dell’attuazione del Superbonus.

Gli interventi hanno fornito un quadro aggiornato sull’attuazione dell’agevolazione Superbonus 110% nella Regione Campania ed in particolare hanno evidenziato i trend degli interventi agevolati in corso; l’impatto sulle imprese locali e sui prezzi; gli effetti CILAS sul procedimento istruttorio ordinario nonché portato gettato luce su molte criticità ancora da risolvere.

Sono intervenuti:

  • Parlamento Italiano – Camera dei deputati: On. Riccardo Fraccaro – Componente X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo)
  • Agenzia delle Entrate: Dott. Angelo Pica – Ufficio Servizi fiscali della Direzione Regionale della Campania Agenzia delle entrate
  • ANCI Campania: Dott. Carlo Marino – Presidente e Sindaco del Comune di Caserta
  • ANCE Campania: Dott. Luigi Della Gatta – Presidente
  • Collegio Geometri e Geometri Laureati:
  • Geom. Maurizio Carlino – Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Napoli Dott. Geom. Antonio Santosuosso – Presidente Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Avellino Dott. Geom. Giampaolo Biele – Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Benevento Geom. Aniello Della Valle – Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati di Caserta Geom. Felice Di Salvatore – Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Salerno
  • Ordine degli Architetti P. P. C.: Arch. Domenico Ceparano – Vicepresidente Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia Arch. Raffaele Chiaravalle – Eco/sisma Bonus Gruppo di lavoro Ordine degli Architetti PPC di Napoli e provincia
  • Ordine degli Ingegneri: Prof. Ing. Ciro del Vecchio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli
  • Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati: Dott.Per.Ind. Maurizio Sansone – Presidente Ordine Periti Ind. della prov. di Napoli Per. Ind. Lucio De Simone – Ordine Per.Ind. e dei Per. Ind. Laureati della provincia di Napoli Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili: Dott.ssa Carmen Padula – Consigliere O.D.C.E.C. di Napoli Esperto: Geom. Alessio Tesconi consulente e formatore Superbonus Geo Network: Dott.ssa Andreana Hedges

Geo Network ringrazia per la preziosa collaborazione tutti i relatori e gli Ordini coinvolti.

Sintesi di quanto definito in data 22 Febbraio 2022

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II intervento: On. Riccardo Fraccaro – Componente X° Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo)

 Ritengo il Superbonus non una misura eccezionale, anche se viene trattata come una misura che si giustifica in una situazione di dramma economico, legata alla pandemia e pertanto deputata a esaurirsi. Questa misura così come pensata potrebbe salvare il pianeta, ma per far ciò dobbiamo intervenire con misure epocali. Il nostro infatti è il settore che produce maggiore inquinamento, dunque la stessa Commissione Europea ha stabilito come obiettivo quello di qualificare annualmente il 3% del mondo dell’edilizia, sia pubblica che privata. Poiché non siamo arrivati nemmeno con il Superbonus al 3% si ritiene pertanto che questa agevolazione nel sistema in cui viviamo rappresenti solo uno stato di emergenza.

Il settore della edilizia incide secondo dati ufficiali con un impatto positivo pari all’88% su tutta la filiera industriale italiana, con grande impatto sulla manodopera quindi le stime indipendenti parlano di una misura in grado di auto ripagarsi se consideriamo anche l’emersione del nero a cui non si sarebbe assistito senza il Superbonus. Una stima indipendente della Università Luiss prevede che su 8 miliardi di Superbonus le entrate dirette dello Stato superano 7 miliardi.

A novembre 2021 poi è accaduto che lo stesso Governo che aveva potenziato il Superbonus con la CILA-S, lo ha iniziato a contenere, forse per paura di un eccesso di costo, iniziando così a parlare di truffe miliardarie – in particolare si parlava di 4 miliardi di euro in truffe senza possibilità però di verificare dati effettivi: si ritiene che probabilmente i dati potessero provenire anche da altre attività edilizio, non riconducibili tutte però al Superbonus.   Ecco dunque che vengono estese alcune garanzie e controlli previsti per il Superbonus anche per altri incentivi.

Tutto ciò ha bloccato il settore che era esploso nella nostra economia tanto da assistere a delle manifestazioni di piazza da parte di alcuni imprenditori contro la situazione di stallo, perché da una parte c’era un racconto di truffe legate al Superbonus, mentre da altra parte c’erano i cantieri bloccati.  Queste proteste o comunque la nuova consapevolezza, ha portato ad un ulteriore intervento, che è quello del meccanismo delle tre cessioni del credito, secondo cui la prima cessione può avvenire anche nei confronti di altre imprese, ma le altre due obbligatoriamente al sistema bancario.

Un ulteriore fattore che si ritiene non opportuno è legato all’inasprimento della sanzione nei confronti dei professionisti nel caso in cui venisse violata la norma. 

Ultima valutazione è in merito al SAL a giugno: lo stop di due mesi che è stato consequenziale al Decreto di novembre ed in parte anche al Decreto di gennaio su una sola cessione, con il conseguente blocco dei cantieri, ha reso meno appetibile la possibilità per i professionisti di lavorare sulle case unifamiliari. Noi in Legge di Bilancio abbiamo lottato per estendere la durata del Superbonus anche per le case indipendenti e per le villette. Adesso però rischiamo che con questi stop, venga annullato lo sforzo parlamentare anche con provvedimenti successivi. Pertanto in Parlamento chiederemo di prorogare il più possibile, se non addirittura far in modo di togliere il SAL a giugno per le case unifamiliari. Cercheremo di lavorare inoltre sull’aspetto più critico che è quello della sanzione penale, non perché si ritiene ingiusto che il truffatore venga punito, ma perché ci vuole anche una certa sicurezza nell’affrontare le proprie responsabilità senza essere in balia di incertezza giuridica e penale, che può compromettere il lavoro di chi sul Superbonus ha lavorato correttamente.

Ulteriore passo in avanti che bisognerà fare sarà legato all’utilizzo di materiali performanti con minimo impatto ambientale. Ad es. i cappotti termici che rappresentano un elemento costante negli interventi di Superbonus, sono prodotti con petrolio. Bisognerebbe piuttosto utilizzare isolamenti fatti con prodotti naturali, che consentano di abbattere le bollette dei nostri concittadini. In questo modo potremmo alimentare la filiera agricola o del legno italiana semplicemente avendo a cuore la nostra economia e la qualità dell’intervento.

III Intervento: Arch. Domenico Ceparano, Vicepresidente Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia

L’Ordine degli architetti di Napoli ha avviato un confronto con tutte le professionalità protagoniste nell’attivazione e realizzazione del bonus in edilizia, proprio per accompagnare ed assistere i colleghi sulle tante incertezze generate dal Superbonus. Come Ordine abbiamo istituzionalizzato un gruppo di lavoro con la partecipazione degli attori principali di questo percorso – Ordine dei commercialisti, Ordine degli ingegneri, alcuni componenti dell’Agenzia delle Entrate e della Sovrintendenza. Abbiamo cercato e siamo riusciti a coinvolgere anche la Sovraintendenza perché anche nei centri storici e nei territori sottoposti a vincolo paesaggistico abbiamo registrato le tante incertezze che limitano o bloccano i decreti stessi.

L’obiettivo posto nei confronti di tutti è quello di poter addivenire ad un modello di intervento dove tutti gli attori possano compiere ognuno il proprio ruolo; pertanto lo scopo non è stato quello di avviare una vera comunicazione circa le opportunità del bonus, ma cercare di idealizzare uno strumento operativo che permetta con le opportune sinergie, di garantire una risposta unitaria e qualificata alle attese dei piccoli proprietari immobiliari che rappresentano il 70% del patrimonio immobiliare Nazionale, creando così delle opportunità di mercato per i professionisti. Alla luce dei recenti fatti di cronaca relativi alle frodi, auspichiamo che le autorità competenti intervengano prontamente, per evitare il ripetersi di eventi che danneggiano in primis le imprese ed i professionisti per bene che operano con dedita deontologia nel settore edile: non possiamo negare che ad oggi le misure anti frodi poste dal Governo hanno creato un grande rallentamento del settore. 

L’anello debole è rappresentato certamente dalla cessione del credito: i bonus in edilizia legati sia a ristrutturazione che efficientamento energetico sono sempre esistiti, ma non sono mai realmente decollati, perché la vera svolta è stata la cessione del credito. Tuttavia ad oggi abbiamo istituti di credito che hanno interrotto le cessioni e le Poste hanno chiuso il portale interrompendo le cessioni in corso. Come possiamo accettare che le scadenze dettate due mesi fa in questa situazione di stallo rimangano sempre le stesse? Purtroppo il continuo cambiamento delle regole in corso determina una mancanza di fiducia delle istituzioni. Il ruolo del Professionista oltre ad avere una matrice tecnica, ha un ruolo sociale, quindi il Superbonus svolge un impatto sociale significativo soprattutto per la nostra società, perché laddove c’è abbandono urbano e degrado edilizio, c’è un degrado sociale.

IV Intervento: Dott. Per. Ind. Maurizio Sansone – Presidente ordine Periti Industriali e Periti Industriali laureati della Provincia di Napoli.

V Intervento: Dott.ssa Carmen Padula, Consigliere O.D.C.E.C. di Napoli – La cessione del credito, sconto in fattura, visto di conformità alla luce delle ultime disposizioni di legge.

La cessione del credito rappresenta l’argomento che attualmente sta ponendo maggiori problemi proprio perché alla base del Superbonus e dell’agevolazione al 110%. Dal 12 novembre 2021 è stato introdotto l’obbligo dell’asseverazione, della congruità dei costi e l’obbligo del visto di conformità anche per le cessioni del credito/sconto in fattura per bonus ordinari, il che rappresenta una garanzia non solo per il committente che potrebbe non conoscere la normativa, ma anche per il commercialista che deve rilasciare il visto di conformità: pertanto vi sarà un ulteriore controllo che garantisce che tutta la documentazione è conforme. #positives

 Queste novità sono state recepite dalla Legge di Bilancio 2022, stabilendo la possibilità di optare per la cessione del credito o dello sconto in fattura con proroga per gli anni 2022, 2023 e 2024. Se dunque queste novità sono state positive, tuttavia è stato approvato dal Consiglio dei Ministri qualche giorno fa un decreto è stato posto un limite alle cessioni del credito, proprio a causa dell’emersione di truffe per svariati milioni di euro. Nello specifico si prevede la possibilità di cedere il credito in totale per tre volte, ma le ultime due volte nell’ambito del sistema bancario.  In questo modo sono salve le piccole banche che potranno continuare a garantire questo tipo di servizio ai loro clienti.

VI Intervento: Geom. Alessio Tesconi – Superbonus Campania, Post Legge di Bilancio 2022

Il Decreto Costi Massimi del MITE che doveva entrare in vigore a febbraio si va ad inserire nel substrato della congruità economica degli interventi di Superbonus, ma non solo. Sia il Decreto dei Costi Massimi sul prezziario del MITE sia le notizie che stanno trapelando in merito alla bozza sull’inasprimento delle sanzioni e alle cessioni multiple ancora nulla è stato stabilito in Gazzetta. Sul sito del MITE era circolata una bozza diversa, poi sparita, in cui vi era una onnicomprensività di tutte le prestazioni professionali e delle voci che potevano riferirsi al singolo.

In tale sede faremo un commento ad una bozza sempre pubblicata sul sito del MITE, ma ancora non abbiamo l’entrata in vigore della stessa. Troviamo anzitutto un richiamo già fatto nella Legge di Bilancio al comma 13 dell’articolo 119, perché si va ad intervenire sui valori massimi stabiliti per categorie di beni; la parola beni fa capire che non vi rientrano i servizi. L’articolo 3 stabilisce che il tecnico abilitato andrà ad asseverare la congruità delle spese nel rispetto dei costi massimi specifici per tipologia di intervento di cui all’allegato A.  I costi esposti in Tabella si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni.

Possiamo fare l’esempio del cappotto e pensare ad una comparazione con riferimento alle strutture opache del ns involucro e ci viene data una differenza per zone climatiche. È importante capire che passiamo dunque da una situazione in cui non vi era alcuna distinzione in termici climatici ad una in cui invece esiste e c’è un aumento pari al20 -30% che il ministro Cingolani ha stabilito in fase di costruzione – quindi parliamo di forniture. 

Quando ci troviamo dinnanzi alla costruzione di una congruità economica, bisognerà avvalersi dell’Allegato A, utilizzando il punto 13 delle Asseverazioni: laddove troviamo la voce del cappotto, dovremo fare una verifica, ma è importante stabilire che se si deve costruire un intervento di Superbonus, si deve sempre partire con la costruzione dal basso del prezziario e del prezziario DEI. Per le voci che non sono ricomprese nell’Allegato A si deve procedere con lo schema a regime del comma 13 dell’articolo 119. Si farà poi la verifica al metro quadrato della superficie del cappotto e se si rientra nei valori, andremo poi a confrontarci con il massimale di riferimento.  Per come definito il decreto prezzi del MITE, pertanto non presenta una semplificazione nell’ambito della costruzione del prezzo, perché non potremo fermarci nella semplice presa della fattura di un cappotto e dividerla per i metri quadrati. Inoltre bisognerà sempre andare a giustificare la tipologia del materiale e le sue performance.

Il decreto parla poi di periodo transitorio: 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta e decorsi 30 giorni tutti quegli interventi che non avranno presentato o non hanno la CILA Superbonus in essere oppure un titolo urbanisticamente superiore, laddove siamo in presenza di interventi di demolizione e ricostruzione, dovranno sottostare alle verifiche dell’allegato. I 30 giorni previsti dal 09 febbraio 2022 (data disattesa), pone delle problematiche di regole di ingaggio ed attuazione, perché anche per i condomini ci troviamo in situazione in cui siamo in mezzo agli Audit energetici, perché non è facile convocare le assemblee condominiali ed andare in fondo con tutti i problemi perché il covid-19 come c’è nella vita giornaliera lo abbiamo nei cantieri, nei condomini e nei comuni e tutto questo si riflette in termini di velocità e di approvazione.

 Ci sono inoltre molte pratiche che stanno attendendo ancora autorizzazioni paesaggistiche, pertanto i 30 giorni non rappresentano sicuramente un termine che consente di smaltire il tutto. Questa verifica rispetto a come era stata presentata con le voci onnicomprensive, andava a schiacciare professionisti di tutti i generi dentro al superbonus, con Imprese diverse, Iva diversa e casse previdenziali diverse e situazioni che avrebbero sicuramente rischiato di fare ancora di più implodere. Inoltre alcune verifiche che erano state fatte davano un’attendibilità del documento, con una sottostima di quasi il 30% rispetto ai criteri di oggi. 

Al decreto legge 19 maggio 2020, 34 convertito con modificazioni, dalla legge 77 del 2020, all’articolo 119, sono apportate le seguenti modificazioni:

  • Dopo il comma 13-bis è inserito il seguente 13-bis.1. Il tecnico abilitato che nelle asseverazioni di cui al comma 13, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la congruità delle spese, è punto con la reclusione da due a cinque anni e con una multa da 50.000,00 a 100.000,00 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri, la pena è aumentata.

Ma se prendiamo il ruolo dell’asseveratore come elemento terzo che potrebbe essere un elemento di garanzia ulteriore come avviene nell’ambito dei collaudi delle strutture, su un intervento di €110.000,00 di un edificio monofamiliare, porta ad una parcella di € 1.055,00 a fronte di 50.000,00 e 100.000,00 euro di rischio che può derivare dall’omissione di informazioni rilevanti sui requisiti tecnici.

  • Al comma 14, la parola con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni, e comunque non inferiore a 500.000,00 euro sono sostituite dalle seguenti: per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, con massimale pari agli importi dell’intervento oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni.

Così per come presentato il comma 14 porterebbe a pensare all’ipotesi del single project, ossia le polizze a scalare non sarebbero più allineate.

 È importante capire cosa andremmo a modificare nel caso dell’eventuale Decreto Antifrodi: la riconciliazione dell’articolo 119 con l’eventualità al comma 13 dell’inserimento di quelle che potrebbero essere omissioni di informazioni false, eccetera. Ma la cosa particolare è legata al fatto che al comma 5- bis abbiamo un passaggio che   va a regolamentare ciò che con il Decreto Semplificazioni-bis era già stato stabilito. Anche nell’ articolo 119 ci sono elementi di contraddizione che portano ad una rottura di interpretazioni. Inoltre persistono le sanzioni da €2.000,00 a €15.000,00 in caso di false attestazioni.

I dati inoltre che vengono forniti inerentemente alle frodi sembrano essere pari a 4,4 miliardi di crediti falsi e 2,3 miliardi sotto sequestro: si ritiene come già ribadito nel corso delle precedenti che non siano riferibili solo ed esclusivamente al Superbonus perché se guardiamo al dicembre 2021 parliamo di 38 miliardi di cessione di crediti di imposta, di cui 13 miliardi di Superbonus e poi bonus facciata e per caduta gli altri. Di questi 13 miliardi il 3% è rappresentato dal Superbonus, pertanto sarebbe da precisare che il bonus facciate è corrispondente al 46%, cioè 2 miliardi di “frodi” che ancora non sono state accertate: sarebbe opportuno fare giuste informazioni anche con gli organi di Stato.

Inoltre si specifica che di questi 4,4 miliardi di crediti falsi 2,3 miliardi sono sotto sequestro preventivo e 160 milioni di euro sono stati sospesi e scartati dalla piattaforma dell’Agenzia delle entrare mentre i restanti sono oggetto di indagine – quindi si sta lavorando per arrivare alla giusta determinazione. Esiste una grande trasversalità di questi dati che ci vengono forniti, ma sembra emergere che le maggiori truffe siano inerenti alla città di Roma. 

 Si conclude dicendo che quando si parla di 36 miliardi si fa riferimento alla cessione del credito, perché il report della Camera ci ricorda che nel 2021 abbiamo mosso 51,2 miliardi di detrazioni e di queste una parte è andata nella detrazione diretta mentre 36,8 miliardi sono andati in cessione del credito. Sempre la Camera con ultimi dati aggiornati ci afferma che c’è un saldo di più 3 miliardi e 975 milioni di euro a vantaggio delle casse dello Stato, perché lo Stato perde 11 miliardi, ma l’indotto che ha generato imposte e tasse sicuramente ha surclassato il tutto. 

I dati Enea riferiti al 31 gennaio 2022 vedono la Campania come una delle regioni che dopo la Lombardia si può definire inavvicinabile con 16 mila asseverazioni ed oltre 3 miliardi di credito di imposta. Però la Campania rappresenta una delle regioni che sta lavorando in maniera importante sotto questo aspetto.

VII Intervento: Dott. Angelo Pica, Direzione Regionale delle Entrate – Chiarimenti ed interpretazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate

 Nell’ambito delle nostre attività anche di interpretazione e di informazione, la continua evoluzione normativa ci porta ad essere continuamente al passo con le modifiche normative. Il 31 gennaio sulla base dei dati di Enea e del MITE, solo per il Super Ecobonus parliamo di circa 20 miliardi di detrazioni previste a fine lavori e questi sono dati forniti dalla Camera dei deputati, dal servizio studi, ultimo dossier gennaio 2022. La legge 234 è entrata su diversi aspetti della normativa precedente e sicuramente è stato introdotto l’articolo 122- bis, le misure di contrasto alle frodi; il nuovo articolo 119 perché è un intervento che riguarda la eliminazione delle barriere architettoniche ed il comma 41 ha abrogato il decreto legge 257 del 2021 facendo salvi gli effetti giuridici prodotti nel medio termine; la rimodulazione del bonus facciate con la legge di stabilità ed inoltre la riscrittura del comma 8-bis con la rimodulazione delle scadenze e la riscrittura del comma 8-ter, per quanto concerne i territori colpiti da eventi sismici e comma 8-quater con la contestuale rimodulazione delle scadenze per gli interventi trainati.

 La disciplina transitoria di cui al comma 2 opera in relazione ai crediti ceduti, per i quali però ordinatamente alla data del 7 febbraio 2022 è stata validamente trasmessa la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate, a prescindere dal numero di cessioni avvenute prima di tale data. Tali crediti possono essere oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione, che potrà essere effettuata dal 7 febbraio 2022. La disciplina transitoria recata dal comma 2 si applica ai crediti ceduti, per i quali la comunicazione sia validamente trasmessa entro il 16 febbraio 2022.

 Il decreto legge in corso di emanazione dovrebbe rivoluzionare nuovamente questa materia, prevedendo la possibilità di due ulteriori cessioni a favore di banche, intermediari finanziari oppure società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni.  Inoltre per le comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal primo maggio 2022, sono vietate cessioni parziali successivamente alla prima.  Al credito verrà attribuito un codice identificativo univoco da indicare nelle successive cessioni;  l’attuazione della misura è demandata a un provvedimento correttivo del direttore dell’agenzia delle entrate, che dovrà stabilire le modalità.

 Inoltre all’articolo 119 sono state introdotte nuove sanzioni per i tecnici e la novità riguarda polizza dovrà avere un massimale pari al valore degli interventi oggetto di attestazione o asseverazione; una polizza per ciascun intervento; inoltre è prevista una norma relativa ai crediti oggetto di sequestro penale.   

Qualche breve cenno in merito all’Audizione del direttore dell’Agenzia delle Entrate, il dottor Ernesto Mario Ruffini alla Quinta Commissione Bilancio del Senato del 10 febbraio 2022: sono stati analizzati i dati degli interventi delle comunicazioni effettuate ed in particolare i bonus che sono stati oggetto di operazioni di frodi e riguardano essenzialmente bonus facciate, Ecobonus e i bonus locazioni botteghe che sono quelli dell’articolo 122 ed in particolare relativamente alla Sismabonus ed al Superbonus le percentuali sono molto più basse e sono circa il 3%. Pertanto il bonus facciate presenta un valore di 13,6 miliardi di euro superiore al Superbonus.

Le misure di contrasto di frodi sono state recepite dall’articolo 122- bis del decreto legge e prevedono dei criteri selettivi che l’Agenzia ha individuato, con la sospensione della comunicazione e dei suoi effetti, che può durare al massimo 30 giorni e con una ricevuta Entratel viene avvisato l’intermediario della relativa sospensione. L’annullamento è motivato e se la comunicazione viene rigettata, l’intermediario è tenuto ad informare il titolare della detrazione, circa l’annullamento del credito.  

In una FAQ viene chiesto se nel caso in cui il contribuente sostiene una spesa il primo dicembre 2021, dopo l’entrata in vigore della norma e tramite lo sconto in fattura e poi effettua la comunicazione a gennaio 2022 debba omettere o meno il visto di conformità.  In questo caso la spesa inferiore a €10.000,00 non persiste obbligo perché la norma entrata in vigore dal primo gennaio 2022, prevede che per le comunicazioni a partire da tale data, non sia più necessario tale adempimento. 

 Con la circolare 16/E è stato effettuato un ulteriore chiarimento che riguarda i bonus diversi dal 110% e in particolare l’obbligo del rilascio del visto di conformità e della attestazione della congruità delle spese previste dal decreto antifrodi si applica anche alle comunicazioni di cessione del credito concernenti le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nell’anno 2020, per gli interventi diversi, quando l’accordo di cessione sia perfezionato a decorrere dal 12 novembre 2021.

 Un chiarimento riguarda il visto di conformità apposto dagli iscritti al Registro dei revisori: l’articolo 5, comma 14, del decreto-legge n. 46 del 21 ottobre 2021 aveva modificato l’articolo 3, comma 3, lettera a) del DPR n. 322 del 22 luglio 1998. Cona la legge n. 215 del 17 dicembre 2021 è stato soppresso il comma 14. Ne consegue che i revisori potevano apporre il visto nel periodo dal 22.10.2021 al 21.12.2021. A partire dal 22 dicembre 2021 i revisori non possono più vistare.

 È stata inoltre prevista nella sezione firme della dichiarazione la presenza della casella presenza visto Superbonus ed in questo caso è stato chiarito nelle istruzioni della dichiarazione che la casella non va compilata nell’ipotesi in cui vi sia il visto generale sulla dichiarazione: il visto generale va ad assorbire il visto Superbonus.

 L’agenzia inoltre è intervenuta con delle recenti FAQ di febbraio 2022 e viene chiesto se viene apposto il visto sulla dichiarazione se sia possibile portare in detrazione le spese per il visto concernente il Superbonus e la risposta è stata sì, però le spese devono essere  separatamente evidenziate nel documento giustificativo poiché solo queste ultime spese sono detraibili.

È stato chiarito sempre nelle FAQ la norma sul prezziario DEI, cioè che nelle more dell’emanazione del decreto attuativo del 13- bis è possibile utilizzare anche prezzari individuati dal MISE.  Nella disciplina di contrasto alle frodi è stato inserito anche il comma 4, dell’articolo 122- bis che stabilisce che vi sia l’obbligo di astenersi dall’acquisire crediti quindi effettuare cessioni, quando ricorrono ipotesi previste dalla normativa antiriciclaggio dall’articolo 42 e 35 – sono le ipotesi di astensione dall’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette. I criteri per individuare queste operazioni sono quelli della eventuale natura fittizia dei crediti, oltre che la presenza di possibili cessionari di crediti che pagano il prezzo della cessione con capitali di possibile origine illecita, lo svolgimento di abusiva attività finanziaria da parte dei soggetti privi delle prescritte autorizzazioni che effettuano plurime operazioni di acquisto di crediti da un’ampia platea di cedenti.

Il provvedimento 2022/ 35873 del 3 febbraio 2022 ha chiarito che se il cessionario non accetta il credito ceduto, il cedente non potrà utilizzarlo in compensazione, ovvero cederlo ulteriormente. Affinché il cedente possa ritornare nella disponibilità del credito erroneamente ceduto, anche al fine di riproporre la cessione coi dati corretti, è necessario che il cessionario rifiuti la cessione.

Inoltre lo stesso provvedimento ha previsto che per le spese sostenute nel 2021, nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, la comunicazione dovrà essere trasmessa entro il 7 aprile 2022 anziché entro il 16 marzo.

 Molto spesso giungono segnalazioni di errori e su questo c’è stata una risposta dell’Ufficio Legislativo Finanze in Commissione del 20 ottobre 2021; nel momento in cui si commette un errore nelle comunicazioni di cessione da parte del professionista o del commercialista oppure da parte del tecnico, ad esempio una errata indicazione del protocollo Enea, questi errori non sono emendabili da parte dell’Agenzia, perché non si tratta di correzioni di errori e attività di tutela, quindi come è stato chiarito in una risposta, l’Agenzia sta analizzando questa tipologia di errori per individuare una possibile soluzione.

VIII Intervento: Dott. Luigi Della Gatta – Presidente ANCE Campania – Analisi dell’impatto Superbonus sulle imprese edili in Campania: effetti rincari nelle materie prime, mano d’opera ed altre problematiche.

IX Intervento: Dott.  Carlo Marino, sindaco del Comune di Caserta e Presidente ANCI – Potenzialità e criticità del Superbonus per gli enti locali.

Come ANCI abbiamo messo in atto dei meccanismi importanti di sportelli informativi per i nostri comuni anche con gli ordini professionali e anche con ANCE, proprio per creare sostegno a dare risposte veloci rispetto alle esigenze degli ingegneri nel dare preparazione a quello che è il progetto di Superbonus, sia per definire una risposta celere al sistema che ci obbliga alla norma, nei tempi, nelle modalità e nella concretezza delle opere.

X Intervento: Prof.  Ing. Ciro Del Vecchio, Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli – Interventi di rapida esecuzione a basso impatto.

 Partiamo da alcuni dati ufficiali del rapporto Enea che mostrano che per quanto riguarda il Superbonus al 2021 sono stati ammessi a finanziamento circa 6,1 miliardi di euro. Gli interventi ammessi a finanziamento con l’involucro come intervento trainante riguardano circa 1,8 miliardi e di questi 6,1 miliardi più altri 0,6 miliardi di interventi con intervento trainante di efficientamento energetico per una somma di circa 2,4 miliardi di euro.

Se la definizione del Superbonus ha dei risvolti certamente positivi per i nuclei abitativi e per le nostre città, dobbiamo tuttavia anche guardare all’intero impianto dell’incentivo, perché da una fonte del CNI del rapporto del 2021 si vede che di questi Superbonus solo 350 milioni, pari a una cifra tra il 7-12% riguarda interventi di miglioramento sismico. Il 90% degli interventi riguardano l’efficientamento energetico, con un’introduzione di sistemi di energia rinnovabili, nuovi sistemi di riscaldamento e raffreddamento – ammodernamento degli impianti nonché si sta agendo per migliorare le prestazioni dell’involucro, tramite cappotti termici o insufflaggio. Questo costituisce un altro aspetto positivo, in quanto in accordo agli obiettivi prefissati dall’UE, si stanno raggiungendo risparmi energetici molto significativi – si parla di 900 GW/Ora annuo.

Tuttavia oltre ad incrementare il valore degli immobili stiamo mettendo a rischio anche valore esposto: noi purtroppo viviamo in una Nazione esposta a rischi idrogeologici, sismici e naturali, pertanto il consiglio che si ritiene opportuno dare è di contestualizzare il Superbonus nella sua interezza guardando sì a migliorare le prestazioni energetiche, ma non dimentichiamo che ci sono adesso anche i mezzi finanziari e tecnici per poter perseguire in maniera poco invasiva interventi di riduzione e di mitigazione del rischio sismico.

Vediamo come in maniera molto poco invasiva si può andare a migliorare anche le prestazioni fisiche dei nostri edifici senza necessariamente dover perseguire interventi invasivi. Sulla base dei danni riscontrati a seguito degli eventi sismici, si mostra come le perdite economiche, ovvero i costi di riparazione a seguito degli eventi sismici per ripristinare lo stato ante terremoto, per una percentuale variabile tra il 70 ed il 90% riguarda la riparazione delle componenti non strutturali – quindi impianti, tamponature, nonché tutti i cappotti termici che nel frattempo abbiamo messo sui nostri edifici. Per questo è stato creato un progetto di ricerca finanziato dal dipartimento di Protezione Civile con il consorzio ReLuis che mira a sviluppare tecniche e interventi di rapida esecuzione e a basso impatto ed integrati – integrando il miglioramento sismico all’interno di questi interventi di miglioramento ed efficientamento energetico.

Tra gli esempi di tecniche applicate sugli interventi che sono stati fatti a seguito del Terremoto in L’Aquila, troviamo quello con l’utilizzo dei materiali compositi e per poter fare il rafforzo di un nodo o il confinamento di una colonna di un fabbricato c’è bisogno di rompere le tamponature per creare lo spazio necessario per poter avvolgere l’ossatura in cemento armato del nostro fabbricato. Questo rappresenta un problema in ottica di mitigazione a larga scala, perché è impensabile dover convincere i condomini di un condominio ad es. a dover abbandonare per 3 – 5 mesi le proprie abitazioni per poter installare questi sistemi di miglioramento sismico.

 La sfida che la comunità accademica e gli ingegneri hanno accolto è quello di sviluppare soluzioni a basso impatto, applicabile al suolo esterno: esistono pertanto soluzioni alternative che non prevedono lo sgombero del fabbricato per poter realizzare l’intervento. Aumentando la sicurezza strutturale, si possono aumentare le prestazioni agli stati limite di danno. Gli interventi possono essere fatti anche con nuovi materiali innovativi compositi come FRCM, applicati sulle tamponature, per evitarne il ribaltamento fuori dal piano ma anche per migliorare attraverso FRCM la capacità nel piano – il tutto dalla superficie esterna.  La novità è legata al fatto che in sole due ore si riesce a fare un rinforzo di un nodo perimetrale, altamente performante dal punto di vista sismico.

Il progettista come può cimentarsi nell’applicazione di questi interventi? Questi sono interventi estremamente innovativi per cui c’è bisogno anche di fornire al progettista un background applicativo, delle formulazioni e delle metodologie di progetto che siano semplici, perché se non forniamo strumenti semplici rischiamo di produrre l’effetto contrario, ovvero quello della non applicazione di queste tecnologie.

È disponibile sul sito ReLuis un software che è una mascherina molto semplice che non ha bisogno di installazione e il download è completamente gratuito; è un’unica schermata e non necessita di installazione e prevede anche la stampa di un report di sintesi dell’intervento. Il software permette sia il progetto di rinforzo dei pannelli di nodo, con un rinforzo locale, ai sensi del punto 8.8.4 degli NTC del 2018, ma anche la progettazione del rinforzo in un’ottica di miglioramento sismico globale. È possibile utilizzarlo per nodi interni, esterni, perimetrali, per nodi di sommità; vi è pure la possibilità di fare la progettazione del sistema di ancoraggio, che prevede un’applicazione dal suolo esterno tramite l’utilizzo dei fiocchi.

XI Intervento: Arch. Raffaele Chiaravalle, Eco/Sisma Bonus di lavoro Ordine degli Architetti di PPC di Napoli e provincia – Superbonus – La grande occasione persa.

XII Intervento: Per. Ind. Lucio De Simone, Ordine Per. Ind. e dei Per. Ind. Laureati della Provincia di Napoli – L’atterraggio dell’agevolazione sul tessuto urbanistico ed edilizio in Campania.

Partiamo da un discorso generale che si fa in ogni condominio e ci fa capire le unità immobiliari presenti all’interno di esso: anzitutto ci rivolgiamo al Registro dell’anagrafe condominiale, poiché l’amministratore del condominio ha l’obbligo di redigere questo registro ai sensi dell’art. 10 della l. 220/2012, dove sono riportate le generalità dei singoli condomini, i dati catastali relativi ad ogni singolo immobile e le condizioni di sicurezza.

 Su un fabbricato esistente a Napoli ad es. abbiamo cercato di attivare il Sismabonus e l’Ecobonus e come prima cosa si è andato a rimodulare un’anagrafe condominiale immobiliare risalente all’origine delle licenze edilizie. In questo caso infatti facciamo riferimento ad un fabbricato preesistente al 1939, antecedente alla legge dell’edilizia del 1942. A Napoli abbiamo un regolamento edilizio risalente al 1935, per cui bisogna arrestarsi a questa data. Una volta individuato l’immobile, si procede con un estratto di mappa riferito al fabbricato e poi andiamo a fare un elenco degli immobili all’interno di fabbricato, andando a vedere quante unità immobiliari sono censite.

Nel momento in cui facciamo ciò, andiamo a compilare il Registro dell’anagrafe identificando il codice fiscale e tutti i dati catastali: questo permette di reperire le planimetrie catastali per creare un vademecum del fabbricato.

Con l’anagrafe condominiale andiamo a fare l’inquadramento urbanistico dell’intervento dell’edificio:

  • per verificare la zona di intervento;
  • per capire se il nostro intervento è conforme alle prescrizioni del piano regolatore del comune di appartenenza dell’edificio.

Fatto l’inquadramento urbanistico, facciamo la ricerca per fogli e particella e successivamente, andiamo a vedere quali sono i vari fogli di fotogrammetria, i dati della zonizzazione che indicano l’inquadramento e gli articoli di appartenenza del piano regolatore. Bisognerà verificare se si è in un centro edificato e se ci sono dei vincoli geomorfologici, dove dobbiamo assicurarci, se nell’edificio ci sia un’area stabile, perché laddove abbiamo avuto aree instabili, ci sono delle inedificabilità e quindi i condoni sono messi in stand-by, così come esiste il vincolo cimiteriale che pone determinati vincoli e limitazioni.

Inoltre i dirigenti dei vari comuni hanno pensato bene di aumentare a dismisura il calcolo dell’occupazione del suolo pubblico al metro quadro: anche se l’occupazione del suolo pubblico viene messa nel quadro economico e quindi viene finanziata, non è giusto che lo Stato debba pagare una occupazione del suolo pubblico. Allo stato attuale pertanto noi stiamo trovando difficoltà legate al reperimento di dati e al confronto tecnico con i vari uffici tecnici comunali, che a causa dei lavori che si stanno sviluppando, hanno meno forza lavoro. 

 Intervento Dott. Giampaolo Biele – Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Benevento

Intervento Dott. Geom. Antonio Santosuosso, Presidente Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Avellino

 Ci sono norme che sono talmente vecchie, che dovrebbero essere abolite: se è vero anche che noi abbiamo l’obbligo di formarci e aggiornarci continuamente, bisogna superare questa burocrazia di cui non ne possiamo più.

 Intervento Geom. Felice di Salvatore, Presidente Collegio geometri e Geometri Laureati della Provincia di Salerno

Intervento Geom. Aniello Della Valle, Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati di Caserta.     

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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