Superbonus, l’AdE spiega come portare le spese in detrazione in 10 anni

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito ad un contribuente come portare le spese agevolate con il Superbonus in dieci anni. Ecco come fare.

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Alla base di una domanda posta da un contribuente all’Agenzia delle Entrate c’è un dubbio che ha accomunato molte persone: per le eventuali spese per il Superbonus sostenute nel corso del 2022, è possibile usufruire della detrazione in dieci anni, invece che quattro, per una sola parte delle stesse?

Vediamo quali indicazioni hanno fornito gli uffici dell’AdE al dubbio sollevato dal contribuente sulle spese relative al Superbonus.

Superbonus, come vanno suddivise le detrazioni

Il dubbio anticipato in apertura di articolo è stato sollevato da un contribuente, proprietario di un edificio unifamiliare. Il suddetto soggetto ha sostenuto le spese nel corso del 2022 per degli interventi di risparmio energetico, che rientravano tra quelli che erano compresi nell’elenco dei trainanti e trainati che erano ammessi alle agevolazioni previste dal Superbonus (le indicazioni relative a queste opere sono contenute all’interno dell’articolo 11 del Decreto Legge n. 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio). Il contribuente, però, non le aveva inserite all’interno della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022.

Il contribuente, a questo punto, pone all’Agenzia delle Entrate le seguenti domande:

  • se abbia la possibilità di accedere alla ripartizione della detrazione in dieci quote annuali di pari importo, così come previsto dall’articolo 8-quinquies dell’articolo 119 del Decreto Rilancio, con il quale sono state normate le regole relative alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, della sostituzione degli infissi e dell’installazione dell’impianto fotovoltaico;
  • se possa usufruire della detrazione in quattro anni prevista per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache, come indicato dal comma 1 dello stesso articolo 119.

Come ha risposto l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di indicazioni all’interno della risposta n. 252 del 9 dicembre 2024. Nel documento ha ribadito  che l’articolo 119 del Decreto Legge n. 34/2020, attraverso il quale viene disciplinato il Superbonus, permette di ottenere delle detrazioni fino ad un importo massimo pari al 110% delle spese sostenute per effettuare gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. I suddetti interventi dovevano essere effettuati sugli immobili residenziali.

La normativa originaria relativa alle spese sostenute nel corso del 2022, prevedeva che la ripartizione delle spese fosse suddivisa in quattro quote annuali di pari importo.

Alcuni cambiamenti sono arrivati con il cosiddetto Decreto Cessioni – o più correttamente il Decreto Legge n. 11/2023 – che ha introdotto il comma 8-quinquies attraverso il quale viene consentito ai contribuenti di ripartire le detrazioni in dieci rate annuali.

Entrando un po’ più nello specifico, la norma prevede che:

La detrazione può essere ripartita, su opzione del contribuente, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile. Essa è esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023. L’opzione è esercitabile a condizione che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.

A fornire alcuni chiarimenti su questa disposizione ci ha pensato la circolare n. 13/E del 13 giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate, con la quale è stato spiegato che la disposizione è stata introdotta per agevolare la detrazione di quei soggetti che, in caso contrario, si sarebbero ritrovati nella situazione di incapienza fiscale. In altre parole avrebbero avuto un’imposta lorda inferiore rispetto alla detrazione spettante.

Superbonus, le detrazioni in 4 o 10 anni

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per poter accedere all’opzione il contribuente deve rispettare i seguenti requisiti:

  • deve richiedere di accerdervi attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023;
  • le spese relative al periodo d’imposta 2022 per le quali, stando le regole ordinari, il contribuente avrebbe dovuto fruire della prima delle quattro quote di detrazione di pari importo, non devono essere state indicate all’interno della dichiarazione dei redditi.

Nel caso preso in considerazione il contribuente aveva sostenuto delle spese agevolabili con il Superbonus nel 2022, senza dichiararle all’interno del Modello 730 o del Modello PF. 

L’Agenzia delle Entrate ha quindi confermato che il contribuente ha la possibilità di portare in detrazione le suddette spese nei seguenti modi:

  • provvedendo a presentare un Modello reddito integrativo per dichiarare la ripartizione in quattro anni delle spese relative all’isolamento termico;
  • scegliendo la ripartizione in dieci anni delle altre spese sostenute nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2023.

L’opzione è irrevocabile e deve essere obbligatoriamente esercitata con la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Pierpaolo Molinengo

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Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo è un giornalista freelance. Ha una laurea in materie letterarie e ha iniziato ad occuparsi di Economia fin dal 2002, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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