Superbonus: sarà prorogato fino al 2023?

Al fine di stimolare la crescita del PIL il governo conferma il proprio interesse a prorogare varie misure di rilievo fra cui il Superbonus.

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Dalla Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (NADEF) è emerso l’interesse da parte del Governo di coprire, per il triennio 2022-2024, il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al Fondo di Garanzia per le PMI e all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi.

Tra le misure che il Governo intende rifinanziare, pertanto, ci sarebbe anche il Superbonus, in scadenza nel 2022 e ora prorogato al 2023, si legge infatti nel documento che: “La strategia di consolidamento della finanza pubblica si baserà principalmente sulla crescita del PIL stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR. Nel medio termine sarà altresì necessario conseguire adeguati avanzi primari. A tal fine, si punterà a moderare la dinamica della spesa pubblica corrente e ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all’evasione. Le risorse di bilancio verranno crescentemente indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione”.

La nota d’aggiornamento del Def è però soltanto un documento di indirizzo e non ha valore di legge, quindi i dettagli di questa proroga rimangono incerti e ancora non è chiaro quali fondi verranno utilizzati per finanziarla, e se la proroga avrà o no bisogno dell’approvazione dell’Unione Europea.

Per avere una conferma ufficiale dell’approvazione della proroga del Superbonus 110% bisognerà attendere l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 che dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre di quest’anno, ma il governo sembra essere in ritardo su diversi aspetti tanto che il Presidente del Consiglio ha convocato una riunione del consiglio dei ministri per richiedere al parlamento la delega sul fisco così da dare al governo la possibilità di elaborare la riforma senza necessitare di un passaggio parlamentare e velocizzare il processo.

Oltre al Superbonus esistono, comunque, diversi altri incentivi inerenti lavori di ristrutturazione che si possono svolgere e, stando sempre a quanto emerso nella NaDef, questi bonus potrebbero, però, subire una sorte diversa dal Superbonus: senza una proroga molti di questi spariranno o torneranno a coprire percentuali minori delle spese.

Il primo bonus ad essere a rischio è quello sulla ristrutturazione che, attualmente, per le spese sostenute entro il 2021, garantisce un rimborso fino a 96.000 euro, ma senza una proroga tornerebbe a coprire solo il 36% delle spese, fino ad un massimo di 48.000 euro.

Stessa sorte anche per il sismabonus, l’ecobonus e il bonus facciate, incentivi che permettono di godere di diverse agevolazioni, tra il 50% e il 90% della spesa, in caso di interventi che migliorino la sicurezza sismica, l’efficienza energetica o lo stato delle facciate degli edifici. Anch’essi sono limitati al 2021 e senza una proroga potrebbero concludersi.

Incerta la conferma anche di altri bonus minori, come quello idrico per l’acquisto di apparecchiature per ridurre gli sprechi d’acqua, quello per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e quello per le zanzariere che non hanno ricevuto attenzione all’interno della NaDef e scadranno il 31 dicembre di quest’anno.

Nell’attesa della decisione del Governo, al momento le scadenze che riguardano il Superbonus 110% sono:

  • Case popolari: fissata al 30 giugno 2023, se gli interventi effettuati coprono almeno il 60% del progetto complessivo il bonus spetta per le spese sostenute fino al 30 dicembre 2023
  • Condomini: in questo caso la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022
  • Più edifici posseduti da unico proprietario: nel caso di unico proprietario di 2 fino a 4 unità immobiliari la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 risulta completato almeno il 60% dell’intervento complessivo previsto dal progetto.

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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