Salva Casa, arriva la modulistica uniformata aggiornata. Tutte le novità introdotte

Documentazione catastale

Arriva la modulistica uniformata aggiornata che recepisce le novità introdotte dal Decreto Salva Casa. Vediamo cosa cambia per gli operatori e i tecnici.

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Le novità introdotte dal Decreto Salva Casa sono state recepite dalla documentazione che i professionisti tecnici e i tecnici comunali devono utilizzare per il disbrigo delle varie pratiche. Lo scorso 27 marzo 2025, infatti, la Conferenza Unificata ha aggiornato i seguenti modelli:

  • Permesso di costruire;
  • Cila
  • Scia;
  • Scia alternativa al permesso di costruire.

Gli aggiornamenti sono una delle conseguenze delle novità che sono state apportate al Testo Unico Edilizia da parte del Decreto Legge 69/2024 – il cosiddetto Decreto Salva Casa – convertito nella Legge 105/2024.

Ma entriamo nel dettaglio e vediamo cosa cambia ai fini pratici.

Decreto Salva Casa, la modulistica aggiornata

Dando un’occhiata alla bozza dell’accordo che è stato raggiunto per adeguare la modulistica alle novità introdotte dal Decreto Salva Casa, sono stati aggiunti dei riquadri ai modelli già in uso della Cila e della Scia, che servono per dichiarare le tolleranze costruttive ed esecutive previste dalle nuove norme.

Per quanto riguarda, invece, i modelli unici della Scia e della Scia alternativa al permesso di costruire, il progettista deve dichiarare se l’intervento comporta anche il cambio della destinazione d’uso. Ma non solo: con la nuova modulistica Salva Casa sono stati inseriti dei riquadri grazie ai quali è possibile attestare la regolarità urbanistica e l’eventuale presenza di precedenti interventi edilizi. Trova spazio la possibilità di dichiarare che i titoli abilitativi sono irreperibili quando il manufatto è stato costruito in un periodo nel quale non era necessario richiedere il titolo edilizio. È possibile, inoltre, indicare che per le irregolarità sono state versate le dovute sanzioni.

Lo scopo delle modifiche alla modulistica

Le modifiche apportate alla modulistica hanno uno scopo ben preciso: far in modo che l’ultimo titolo abilitativo sia sufficiente per ottenere lo stato legittimo degli immobili. Viene dato per scontato che in passato la Pubblica Amministrazione abbia già effettuato le dovute verifiche e non sia necessario avviare una nuova istruttoria.

Grazie ai modelli unici Salva Casa i tecnici hanno la possibilità di presentare le informazioni per rendere l’immobile legittimo o sanabile. La Pubblica Amministrazione si dovrà limitare a prendere atto delle dichiarazioni presentate, senza entrare nel merito dei vari aspetti tecnici. Queste novità, almeno in linea teorica, dovrebbero velocizzare la gestione delle varie pratiche.

La bozza dell’accordo, tra l’altro, prevede che entro il prossimo 9 maggio 2025 le Regioni provvedono a diffondere i contenuti informativi dei moduli unificati. I Comuni, entro il successivo 23 maggio 2025, saranno obbligati ad adeguarsi alla modulistica in uso.

Le novità della nuova modulistica Salva Casa

Ma proviamo a dare un’occhiata alle novità che sono state introdotte nella modulistica Salva Casa. Nella nuova modulistica è possibile trovare:

  • la doppia conformità debutta ufficialmente nella Scia. Ma non solo ci sono delle novità relative alle varianti ante 1977: sarà possibile regolarizzare gli interventi come fossero delle varianti in corso d’opera, le quali costituiscono delle parziali difformità rispetto al titolo rilasciato prima che entrasse in vigore la Legge 10/1977. In questi casi viene applicata una sanzione pecuniaria compresa tra 1.032 e 10.328 euro;
  • è arrivato un chiarimento – sebbene parziale – del nuovo stato legittimo ex art 9-bis del Dpr 380/2001: nel quadro sulla regolarità è possibile indicare il titolo rilasciato attraverso il quale è stato disciplinato l’ultimo intervento edilizio. È necessario, però, che all’interno dell’istanza o della segnalazione vengano indicati gli estremi del titolo originario o di quelli successivi;
  • c’è la possibilità di effettuare la cosiddetta agibilità sanante: nel caso in cui ci siano state delle verifiche su un immobile per il quale non sia stato intimato un ordine di demolizione e per il quale è presente un certificato di abitabilità, è possibile procedere con la sanatoria di una parziale difformità;
  • vengono, inoltre, inseriti i riferimenti per le altezze e le superfici allargate, che sono state introdotte proprio dal Decreto Salva Casa. È possibile procedere con la regolarizzazione dell’immobile nel caso in cui lo stesso abbia un’altezza inferiore a 2,70 metri e superiori a 2,40 metri ed abbia una superficie inferiore a 28 metri quadri per una persone. O compresa tra 28 e 38 metri quadrati per due persone.

Pierpaolo Molinengo

Autore

Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo è un giornalista freelance. Ha una laurea in materie letterarie e ha iniziato ad occuparsi di Economia fin dal 2002, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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