Sono arrivate le Linee Guida sul Dl Salva Casa. Attese dagli addetti ai lavori, ma non solo, il Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture ha reso note le nuove Linee Guida connesse alle semplificazioni edilizie che sono state introdotte attraverso il decreto fornendo anche diversi esempi per facilitare la comprensione.
Il MIT, in estrema sintesi, ha fornito una serie di indicazioni a supporto degli enti territoriali che devono applicare le nuove procedure per procedere con la sanatoria delle irregolarità minori.
Ma entriamo nel dettaglio e seguiamo nel dettaglio le indicazioni fornite dal MIT relative al DL Salva Casa.
DL Salva Casa, arrivano le indicazioni del MIT
Le linee guida fornite dal MIT sul DL Salva Casa si articolano in quattro differenti sezioni:
- la prima è stata dedicata alle questioni che si riferiscono allo stato legittimo degli immobili;
- la seconda affronta le modifiche che sono state introdotte in materia di mutamento della destinazione d’uso;
- la terza sezione si è focalizzata sulle nuove procedure che sono state introdotte per la regolarizzazione delle difformità edilizia;
- l’ultima e quarta sezione è dedicata alle disposizioni relative all’adeguamento degli standard edilizi.
Ad ogni modo le linee guida fornite dal MIT sul DL Salva Casa non chiariscono tutti i dubbi degli addetti ai lavori.
Stato legittimo dell’immobile
Prima che fosse approvato il DL Salva Casa, l’avvio di una pratica necessitava della ricostruzione della storia di un immobile. Soprattutto dovevano essere verificati i titoli pregressi. Adesso, invece, è sufficiente documentare che l’ultimo titolo edilizio sia regolare, nel caso in cui i precedenti fossero stati verificati direttamente dal Comune.
Stando alle indicazioni fornite dal MIT i cittadini hanno la possibilità di indicare unicamente gli estremi dei titoli pregressi, senza effettuare ulteriori verifiche.
Le tolleranze edilizie
Prima che venisse approvato il DL Salva Casa, eventuali scostamenti costruttivi che superassero il 2% erano considerati degli abusi edilizi a tutti gli effetti. Adesso, invece, eventuali scostamenti che rientrino tra il 2% ed il 6% della superficie dell’immobile non vengono considerati come delle violazioni edilizie.
Sempre stando alle linee guida del MIT la regola si dovrebbe applicare anche agli immobili vincolati, senza che sia necessaria un’autorizzazione paesaggistica.
Le sanzioni edilizie
Prima dell’approvazione del DL, avviare una pratica di sanatoria prevedeva l’applicazione di sanzioni rigide. Adesso, avviare una sanatoria attraverso una Scia prevede il pagamento di una somma compresa tra € 516 e € 10.328, a seconda del tipo di abuso che si vuole sanare.
Nel caso in cui non ci sia un aumento volumetrico dell’immobile, il Comune potrà applicare la sanzione minima.
Cambio di destinazione d’uso
Il cambio di destinazione, prima del decreto, era una pratica complessa e costosa. Con il DL Salva Casa è ammesso tra categorie affini: i contribuenti devono versare unicamente gli oneri di urbanizzazione secondaria.
Spetterà sempre ai Comuni specificare quali siano le condizioni per l’esenzione dal pagamento degli oneri primari e quando viene applicata nel momento in cui ci siano delle norme comunali contrarie.
DL Salva Casa e recupero sottotetto
Fino a prima dell’approvazione del DL Salva Casa recuperare un sottotetto per renderlo abitabile era un’operazione soggetta a delle regole molto rigide sulle distanze minime. Adesso l’operazione è possibile, purché l’intervento non determini un cambiamento della forma, della superficie e dell’altezza dell’edificio.
La deroga sulle distanze vale in tutte le Regioni, anche quando ci sono delle normative locali per il recupero dei sottotetti.
Regolarizzazione delle varianti edilizie
Nel caso in cui un immobile fosse stato costruito prima del 30 gennaio 1977 non poteva essere sanato. Ora come ora, invece, le eventuali difformità edilizie possono essere regolarizzate attraverso una Scia e versando una sanzione compresa tra 1.032 e 10.328 euro.
Non è necessaria alcuna verifica per le difformità relative alle varianti edilizie di quel periodo.
Sanatoria immobili vincolati
Eventuali difformità degli immobili vincolati non potevano essere sanate. Al momento, invece, nel caso in cui ci siano degli aumenti di superficie e volume la sanatoria è possibile, purché sia compatibile dal punto di vista paesaggistico.
La procedura potrà essere applicata anche con la regola del silenzio-assenso.
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