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Il Superbonus 110% ha comportato non poche responsabilità in capo ad alcune tipologie di professionisti tenuti a certificare la conformità degli interventi alle prescrizioni normative.

Mentre si è ancora in attesa di chiarimenti e dettagli dal punto di vista giuridico, il mercato delle assicurazioni è già partito con le proposte di polizze a tutela delle categorie professionali coinvolte nelle previsioni del Decreto Rilancio.

In particolare, le compagnie stanno cercando di fornire delle soluzioni per quei tecnici (ingegneri, architetti, geometri e periti) che saranno tenuti a compiere le asseverazioni; è proprio il D.L 34/2020 a prevedere che vi sia una specifica copertura assicurativa adeguata con un massimale di minimo 500.000 euro per i suddetti soggetti, in manca della copia della polizza, l’asseverazione non sarà valida.

Al momento, non esistendo una normativa a riguardo nonostante le sollecitazioni all’Agenzia delle Entrate e al Governo, le polizze proposte si dividono tra quelle che vanno ad integrare le Rc obbligatorie già stipulate, prevedendo una sorta di massimale “a consumo” per tutte le asseverazioni che il professionista svolgerà nel corso della durata del contratto, oppure quelle a copertura di ogni singola asseverazione, soluzione indubbiamente più costosa.

Non tutte le compagnie sono però dello stesso avviso: secondo alcune dovrebbe essere stipulata una specifica copertura dedicata esclusivamente alle asseverazioni così da fornire una maggiore tutela e massimali adeguati.

Il problema connesso all’assicurazione ha un peso minore per quei professionisti che sono invece chiamati ad apporre il visto di conformità, ovvero commercialisti e consulenti del lavoro. Dato che la legge lo identifica quale “visto leggero”, sembrerebbe rientrare tra le attività svolte di default da queste categorie ed è quindi coperto dalle tradizionali polizze all-risk che sono tenuti a stipulare ma che devono però prevedere specificatamente la copertura per l’apposizione del visto. Bisogna comunque fare attenzione ai massimali poiché potrebbe rendersi necessario, per coloro che gestiscono pratiche con importi consistenti, un aumento del massimale già previsto.

In ogni caso non si tratta di polizze “economiche”, al momento sembrerebbe che i premi richiesti dalle assicurazioni oscillino tra 350 e 1000 euro con quote di franchigia a carico dell’assicurato fino al 20% dell’eventuale danno causato dalla errata asseverazione.

Si ricorda che, in caso di errori da parte del professionista che siano causa di danni al cliente, si rischia una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 2000 fino ad un massimo di 15 mila euro, ecco perché è in ogni caso fortemente consigliabile, oltre che obbligatorio, avvalersi di una copertura assicurativa.

In attesa di delucidazioni normative sul punto, si consiglia di confrontarsi con diverse compagnie e consulenti specializzati così da poter ottenere la soluzione migliore e di rivolgersi all’ordine professionale di appartenenza per informazioni sull’esistenza di eventuali apposite convenzioni.

Avv. Francesca Micheli

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Avv. Francesca Micheli

Francesca Micheli è avvocato del foro della Spezia. Esperta in diritto civile, della famiglia e delle successioni ha svolto negli anni numerosi corsi di formazione e convegni presso ordini professionali sia in aula che in modalità webinar, oltre a svolgere la libera professione nel proprio foro di appartenenza.

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