Il PNRR e le proroghe del Superbonus 110% fino al 31.12.2023

sono sempre più insistenti le voci della proroga dell’agevolazione fino a tutto il 2023 per tutti gli interventi.. la mossa che permetterà di attuare gli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio italiano.

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La pandemia in corso ha portato i Governi europei ad accordarsi sul volume degli stanziamenti del Recovery Fund, lo strumento adottato per poter affrontare le sfide economiche e sociali che i vari Paesi si sono trovati a dover affrontare.

In particolare, si è iniziato a parlare sempre più di PNRR, ovvero il piano nazionale di ripresa e resilienza, un programma di investimenti che l’Italia e gli altri membri dell’UE devono consegnare obbligatoriamente alla Commissione europea per accedere alle risorse del Recovery Fund. In Italia, dopo essere stato approvato dal Consiglio dei ministri il 29 aprile, è stato trasmesso alla Commissione europea che avrà a disposizione due mesi di tempo per valutare i piani di spesa e di riforma dei singoli Stati.

L’approvazione finale al pacchetto di aiuti, con cui arriverà anche il via libera alla prima tranche dei fondi, che presumibilmente potrebbe arrivare tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, spetterà, però al Consiglio europeo.

Nel caso del nostro paese, primo beneficiario degli aiuti europei, lo stanziamento sarà di 191,5 miliardi di euro, divisi tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto, a cui si aggiungono i 30 miliardi di un fondo complementare, per una dotazione complessiva di 221,5 miliardi.

Sono sei le missioni a cui mira il Piano:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  • rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  • istruzione e ricerca;
  • inclusione e coesione;
  • salute.

Tra i temi di maggior rilievo trattati dal PNRR vi è sicuramente la proroga al 2023 del Superbonus 110%: per poter fronteggiare i lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, ma anche per stimolare il settore edilizio caduto in una crisi profonda, e per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030 fissati a livello europeo, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Governo Draghi ha deciso di inserire l’estensione del Superbonus 110%, introdotto inizialmente dall’articolo 119 del Decreto Rilancio dal 2021 al 2023.

In particolare, con la recente DL pubblicato sulla GU del … Maggio 2021, è stata prevista la proroga al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente, e al 30 giugno 2023 solo per gli interventi effettuati dagli Istituti Autonomi Case Popolari-IACP purché almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato alla fine del 2022.

Rimarranno inalterate le caratteristiche tecniche della misura in oggetto, le tipologie di intervento, le categorie abitative e le formule finanziare connesse quali la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato”.

Inoltre, oltre all’obiettivo di risparmio energetico e di prevenzione di rischi sismici, le misure dovrebbero contribuire a dare forte impulso all’economia e all’occupazione del Paese, e alla promozione della resilienza sociale migliorando le condizioni abitative della popolazione e alleviando il problema della povertà energetica.

Sul punto, il Governo ha anticipato che si impegnerà a inserire nel Disegno di Legge di Bilancio per il 2022 una proroga dell’Ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici.

In programma, nel PNRR, ci sono anche sistemi di teleriscaldamento efficienti, che dovrebbero portare a un risparmio pari almeno a 0,32 Mtep e 0,98 MtCO2 entro il 2026.

Andreana Hedges

Autore

Andreana Hedges

Amministratore Geo Network e Responsabile Divisione Formazione e Marketing

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