Tempo di lettura:2 Minuti

Lo scorso 6 novembre 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto decreto “Ristori-bis” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 9 novembre 2020), contenente ulteriori misure di sostegno per le attività economiche colpite dalle restrizioni attuate con il D.P.C.M. 3 novembre 2020, il quale, tra le altre misure, ha previsto anche la suddivisione del territorio nazionale in tre aree distinte a seconda della gravità della situazione epidemiologica, cui si applicano chiusure e limitazioni differenziate.

Il provvedimento ha previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal primo decreto “Ristori”, con un ulteriore incremento per alcune attività situate nelle zone “arancioni” e “rosse”, e un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle “zone rosse”. Inoltre, per alcune attività sospese, operano anche l’estensione del credito d’imposta sugli affitti commerciali, la cancellazione della seconda rata Imu e la sospensione di ritenute e versamenti.

Le principali novità apportate con il D.l 149/2020 riguardanti imprese e professionisti sono sostanzialmente:

  • incremento del contributo a fondo perduto di un ulteriore 50% per le imprese riconducibili a determinati settori economici (gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina) con domicilio fiscale o sede operativa nelle zone arancioni o rosse.
  • ampliamento dell’elenco dei codici ATECO che caratterizzano le attività alle quali deve ritenersi riconosciuto il beneficio in esame.
  • previsione un nuovo contributo a fondo perduto per le specifiche imprese che operano nelle zone rosse, variabile in funzione della tipologia di attività svolta.
  • costituzione di un fondo ai fini della corresponsione di un contributo a fondo perduto alle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.
  • previsione dell’estensione ai mesi di ottobre, novembre e dicembre del credito d’imposta locazioni alle imprese che operano nelle zone rosse e che svolgono un’attività per la quale è previsto il riconoscimento del contributo a fondo perduto.
  • i soggetti la cui attività è stata sospesa possono beneficiare della sospensione dei versamenti delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre.
  • i soggetti Isa interessati alle nuove limitazioni che operano nelle zone rosse possono beneficiare della proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda rata dell’acconto Ires, Irpef e Irap, indipendentemente dall’intervenuta riduzione del fatturato.
  • alle imprese che rientrano tra i beneficiari del nuovo contributo a fondo perduto e che operano nelle zone rosse è riconosciuta la cancellazione della seconda rata Imu, a condizione che i proprietari degli immobili siano anche gestori delle attività.
  • sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per l’intero territorio nazionale: è una misura riconosciuta a tutti i datori di lavoro appartenenti a determinati settori (anche se operanti nelle zone gialle) per il mese di novembre.
  • i datori di lavoro delle zone arancioni e rosse possono invece beneficiare della sospensione dei versamenti anche per il mese di dicembre.

Infine, si prevede che i contributi sospesi dovranno essere versati entro il 16 marzo 2021, anche a rate.

Avv. Francesca Micheli

Autore

Avv. Francesca Micheli

Francesca Micheli è avvocato del foro della Spezia. Esperta in diritto civile, della famiglia e delle successioni ha svolto negli anni numerosi corsi di formazione e convegni presso ordini professionali sia in aula che in modalità webinar, oltre a svolgere la libera professione nel proprio foro di appartenenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *