Bonus mobili, l’agevolazione spetta anche per i lavori nelle pertinenze

Il bonus mobili spetta anche quando sono stati effettuati dei lavori nelle pertinenze, non solo quando coinvolgono l’abitazione vera e propria.

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È possibile accedere alle agevolazioni previste dal bonus mobili, nel caso in cui si dovessero effettuare esclusivamente dei lavori su una pertinenza dell’immobile? La risposta è affermativa. A fornire alcune indicazioni in questo senso è la rivista online dell’Agenzia delle Entrate Fisco Oggi, che ha spiegato ad un contribuente che è possibile accedere al bonus mobili anche quando vengono effettuati dei lavori di ristrutturazione di un box auto.

Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire come si devono muovere i contribuenti.

Interventi sulle pertinenze, i chiarimenti sul bonus mobili

A fornire una serie di indicazioni ad un contribuente sulla corretta gestione del bonus mobili è la rivista telematica Fisco Oggi, alla quale è stata posta una domanda relativa ai lavori di ristrutturazione effettuati su un box di pertinenza di un immobile. Il contribuente ha acquistato dei mobili per la casa.

Prima di addentrarci nella risposta fornita al contribuente è bene ricordare cosa prevede il bonus mobili.

L’agevolazione, prevista dall’articolo 16, comma 2 del Decreto Legge n. 63/2013, permette di usufruire di una detrazione IRPEF pari al 50%, che deve essere spalmata in dieci diverse quote annuali di pari importo. L’agevolazione spetta per le spese sostenute per acquistare dei mobili e dei grandi elettrodomestici, che devono essere utilizzati per arredare un immobile intervento di recupero edilizio. E per i quali si sia fruito della detrazione prevista dall’articolo 16 bis del TUIR.

La detrazione pari al 50% deve essere calcolata su un massimale di spesa:

  • per l’anno 2022 pari a 10.000 euro, che corrisponde ad una detrazione massima di 5.000 euro;
  • per il 2023 pari a 8.000 euro, che corrisponde ad una detrazione massima di 4.000 euro;
  • per il 2024 pari a 5.000 euro, che corrisponde ad una detrazione massima di 2.500 euro.

Per poter accedere al bonus mobili il contribuente deve effettuare un intervento sull’abitazione che deve essere corrispondere ad una manutenzione straordinaria, come previsto dall’articolo 4, comma 1, lettera b) del DPR n. 380/2001, ossia il testo Unico dell’Edilizia. Un ulteriore requisito prevede che i lavori di ristrutturazione siano partiti entro l’anno precedente rispetto a quello nel quale vengono sostenute le spese per i mobili.

Ai fini dell’accesso al bonus mobili non è importante che le spese relative al recupero del patrimonio edilizio siano state sostenute prima di quelle dell’arredo.

Quali spese sono agevolabili

È possibile richiedere il bonus mobili per le spese sostenute per l’arredamento di casa o per i grandi elettrodomestici nuovi. Nel dettaglio rientrano nella detrazione:

  • letti;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • tavoli;
  • sedie;
  • comodini;
  • divani;
  • poltrone;
  • credenze;
  • materassi;
  • apparecchi di illuminazione.

Non rientrano tra gli arredi agevolabili le porte, i pavimenti – per esempio i parquet – le tende e i tendaggi.

Come accennato in precedenza è possibile utilizzare il bonus per l’acquisto di grandi elettrodomestici, che devono avere una classe energetica F o superiore (A per i forni). Possono essere portate in detrazione le spese sostenute e documentate di:

  • frigoriferi;
  • congelatori;
  • lavatrici;
  • lavasciuga e asciugatrici;
  • lavastoviglie;
  • piani cottura;
  • stufe elettriche;
  • piastre riscaldanti elettriche;
  • forni;
  • forni a microonde;
  • radiatori elettrici;
  • altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi;
  • ventilatori elettrici.

Bonus mobili legato alla pertinenza

Ma torniamo al dubbio manifestato dal contribuente, al quale ha dato una risposta la rivista Fisco Oggi. L’Agenzia delle Entrate ha precisato più volte che il bonus mobili spetta anche quando l’intervento di manutenzione straordinaria è stato effettuato su una pertinenza dell’immobile per il quale si vogliono acquistare gli elettrodomestici e gli arredi.

Fiscooggi, infatti, spiega che

Come più volte precisato dall’Agenzia delle entrate, la detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (da usufruire in dieci rate annuali di pari importo) spetta anche quando tali beni sono destinati ad arredare l’abitazione, ma l’intervento cui è collegato l’acquisto è stato effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso. Pertanto, in presenza delle altre condizioni necessarie per richiedere il bonus mobili, è possibile richiedere l’agevolazione.

Nel caso in cui dovessero sussistere i requisiti per accedere alle detrazioni, l’agevolazione può essere richiesta.

Pierpaolo Molinengo

Autore

Pierpaolo Molinengo

Pierpaolo Molinengo è un giornalista freelance. Ha una laurea in materie letterarie e ha iniziato ad occuparsi di Economia fin dal 2002, concentrandosi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i suoi interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Pierpaolo Molinengo scrive di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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