Sarà possibile beneficiare delle agevolazioni connesse ai bonus edilizi nel caso in cui i lavori non si dovessero concludere, come previsto anticipatamente, entro il 31 dicembre 2024? Le detrazioni Ecobonus e Sismabonus spettano lo stesso?
Salvo proroghe dell’ultimo momento, le misure termineranno a fine anno: cosa succederà ai costruttori che non dovessero riuscire a ultimare i lavori entro fine anno: perderanno il diritto a ottenere l’agevolazione?
La risposta è parzialmente negativa. Per i lavori terminati entro fine anno, sarà possibile ottenere le agevolazioni previste dall’Ecobonus e dal Sismabonus. Quindi i bonus edilizi si salvano solo per quella parte di lavoro che si riesce a ultimare entro il 31 dicembre 2024. Questo ragionamento, però, vale alle condizioni attuali: se le agevolazioni dovessero essere procrastinate al prossimo anno i giochi si riaprono.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo cosa si possono attendere i diretti interessati.
Bonus edilizi, le regole in vigore oggi
Le agevolazioni fiscali previste dai vari bonus edilizi hanno vita breve. Almeno quelle legate all’Ecobonus e al Sismabonus, che rimarranno in vigore, almeno per come le conosciamo oggi, solo per altri sette mesi. Sicuramente un periodo di tempo limitato anche per quanti hanno fatto una programmazione lungimirante e sono riuscite ad avviare i lavori con le giuste tempistiche. Può capitare, infatti, che nell’attività quotidiana del cantiere quanto sia stato programmato sulla carta subisca dei ritardi: una situazione che, purtroppo, può avere dei risvolti negativi per riuscire a beneficiare delle agevolazioni previste dai vari bonus edilizi.
In molti casi la situazione può farsi particolarmente delicata, soprattutto per i soggetti che stanno percependo dei redditi d’impresa. Il Superbonus continuerà a rimanere in vigore anche il prossimo anno, ma vi potranno accedere unicamente i soggetti privati – ossia le persone fisiche. Società ed imprese che hanno intenzione di realizzare degli interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico sugli immobili di proprietà, hanno la possibilità di accedere alle detrazioni ordinarie.
Bonus edilizi, le agevolazioni previste
Ma cosa succede quando a beneficiare delle agevolazioni previste dai bonus edilizi è un’impresa?
In questo caso si dovrà applicare il criterio di competenza: le varie agevolazioni, in altre parole, non si applicano nel momento in cui sono state sostenute le spese, ma a quello nel quale sono stati realizzati i lavori.
Le detrazioni a cui possono accedere le imprese non sono solo l’Ecobonus e il Sismabonus. Nel corso del 2025 sarà ancora possibile accedere al Bonus Barriere e al Bonus di tipo acquisti regolato dal TUIR: quest’ultima agevolazione non spetta direttamente all’impresa, ma costituisce un ottimo strumento per facilitare la ricerca di un acquirente dell’immobile ristrutturato.
I lavori effettuati nel 2024
Cosa succede se i lavori sono iniziati in ritardo e il costruttore non riesce a terminarli entro il 2024? Ha la possibilità di poter usufruire delle agevolazioni previste dal Sismabonus e dall’Ecobonus, ma solo per quelli che sono stati effettivamente realizzati entro il 31 dicembre 2024.
A cosa è necessario prestare attenzione in questo caso? I bonus edilizi si applicano alle spese che sono state sostenute per realizzare degli interventi. Nel caso in cui il soggetto che realizza gli interventi è un’impresa, la detrazione segue il cosiddetto criterio di competenza.
L’articolo 109, comma 2, del TUIR prevede che:
I corrispettivi delle prestazioni di servizi si considerano conseguiti, e le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute, alla data in cui le prestazioni sono ultimate.
Benché la frase abbia una formulazione sostanzialmente generica, si riesce a evincere che il sostenimento delle spese è strettamente legato alla realizzazione delle opere. Questo significa che poco importa se le fatture dei lavori sono state saldate nel corso del 2025, una volta che le detrazioni sono scadute. È possibile accedere alle agevolazioni nel momento in cui le opere vengono effettivamente realizzate.
Bonus edilizi, come si devono muovere le aziende
La situazione che abbiamo appena vista non imporrebbe nemmeno alle aziende di concludere le opere di miglioramento sismico ed energetico entro la fine dell’anno. L’ Agenzia delle Entrate ha chiarito che il momento di ultimazione dei lavori coincide con quello nel quale l’appaltatore accetta senza riserve l’opera compiuta dall’appaltatore. L’articolo 1666 del Codice Civile prevede che possano essere accettate anche delle singole partite.
A questo punto per comprendere in quale anno cada il criterio di competenza è necessario appurare quando venga accettata l’opera o una singola partita. L’ accettazione deve risultare senza riserve: solo i corrispettivi versati in via definitiva diventano dei costi fiscalmente rilevanti. Nel caso di acconti si è davanti a dei semplici crediti nei confronti degli appaltatori.
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